Un' Italia più 'anziana', caratterizzata da un costante aumento della vita media, in cui peraltro la popolazione tende inesorabilmente a diminuire, pur in presenza di una crescita di fatto, dovuta però esclusivamente alla presenza di immigrati. Cambiano inoltre le abitudini degli italiani ed i consumi, con una crescente attenzione al 'mercato' della cultura e dello spettacolo, ma il cittadino medio si sente ormai insicuro nella propria città, nutre serie preoccupazioni per la situazione dell'ordine pubblico. Infine, in un Paese che complessivamente dal punto di vista sanitario si conferma in 'salute', aumenta il fenomeno della mortalità giovanile ed al tempo stesso si allarga l'emarginazione, con la formazione di 'nuovi poveri' sopratutto nelle regioni più disagiate. (FM)

E' questo il quadro complessivo tracciato dall'annuario statistico italiano 1998, curato dall'Istat, che 'fotografa' la situazione del Paese nei diversi aspetti.

Il dato più significativo riguarda in ogni caso le modifiche intervenute nella struttura demografica, caratterizzata da alti livelli di longevità e da un livello di riproduttività che è il più basso in Europa, assieme alla Spagna.

In questo contesto si inserisce il fenomeno dell'immigrazione, che appare in continua espansione e che da questo punto di vista 'rimedia' all'irreversibile calo naturale della popolazione.