Andra' alla citta' di Matera, della quale era cittadina onoraria, l'archivio della scrittrice austriaca Elisa Springer, morta oggi per un tumore. Comprende i documenti raccolti per anni sulla barbarie nazista e sui crimini contro gli ebrei, i dissidenti politici, gli zingari, gli omosessuali e altre minoranze. La Springer era nata a Vienna nel 1918. Negli ultimi sessant'anni aveva vissuto a Manduria. Vittima dell'antisemitismo nazista, era stata catturata a Milano nel 1944 e deportata nei lager di Auschwitz, Bergen-Belsen e Terezin, sopravvivendo miracolosamente al genocidio e condividendo per un certo periodo la prigionia con Anna Frank. Rientrata in Italia nell' autunno del 1945, solo nel '97 decise di dare alle stampe 'Il silenzio dei vivi', la cronaca della sua deportazione e del tragico destino di tutta la sua famiglia. Nel 2003 ha pubblicato 'L'eco del silenzio - La Shoah raccontata ai giovani'. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la prematura morte del figlio Silvio Sammarco, la Springer ha dedicato la sua vita a diffondere nelle scuole e nei convegni il suo messaggio contro le guerre e l'odio razziale. Era cittadina onoraria di numerose citta', fra cui Pompei (Napoli) e, dal 27 gennaio 2003, anche di Matera.