Un manifesto che riassume in maniera unitaria le posizioni delle associazioni dei genitori cattolici ed un appello al prossimo presidente del consiglio perche' porti avanti le riforme ma soprattutto dia dignità e fondi alle scuole non statali. Dopo la manifestazione a Roma dei 15 mila per la parità scolastica ecco la nuova iniziativa lanciata con il ''Manifesto per la libertà di educazione in Italia'' redatto dal Forum associazioni familiari e dalla Fondazione Nuovo Millennio. Il documento, al quale hanno aderito una cinquantina di intellettuali, docenti universitari e uomini delle istituzioni (tra questi Sergio D'Antoni, Giuseppe Dalla Torre, Maria Pia Garavaglia, mons. Giovanni Nervo) parte dal presupporto che la scuola vada profondamente riformata puntando però su cardini precisi come una scuola per gli studenti e i docenti e non viceversa. Una scuola per tutti e, quindi, non solo ''statale''. (MN)

''Non ci può essere autonomia senza parita''' si legge nel documento che verra' consegnato al nuovo presidente del Consiglio e a tutti i parlamentari, e ''va applicato con rigore il principio di sussidiarieta' che chiede allo Stato prima di tutto di creare le condizioni perche' i singoli e i corpi intermedi realizzino cio' che e' nelle loro possibilita'''. Infine si chiede che il criterio fondamentale da seguire per la riforma della scuola sia quello ''della liberta' di scelta educativa delle famiglie''. Parlando ai giornalisti il segretario nazionale del Forum delle associazioni familiari ha duramente criticato la finanziaria che dimostrerebbe come ''lo Stato non intenda mollare e prosegua nella sua presenza invasiva e pervasiva''. Il capitolo ''formazione'' nella prossima legge finanziaria, ha ricordato la Santolini, puo' contare su circa 60 mila miliardi di lire dei quali 10 mld andranno per l'ufficio che si occupa delle rappresentanze degli studenti.
Solo 150 saranno, invece si denuncia, i miliardi messi a disposizione delle scuole non statali mentre nulla viene previsto per le associazioni di genitori. ''Questo la dice lunga sulla considerazione che godiamo nel Palazzo'' ha aggiunto la Santolini che ha lanciato un ''appello al prossimo presidente del Consiglio perche' metta finalmente in agenda il tema della parita' scolastica''.