Non basta diffondere la conoscenza sulla multimedialità, far capire che non è più il tempo degli "elaboratori meccanografici", che i computer cambiano la vita. A questo punto occorre insegnare ai giovani come usarli nell'ambito scolastico. Insomma, le scuole non devono essere più solo un palcoscenico per scimmiottare l'uso di Internet, del Web o dei PC ma luoghi dove ottimizzare l'uso delle tecnologie nell'ambito dei percorsi didattici. (MN)

Un investimento in tal senso viene da "Reinventing Education", un programma presentato oggi a Benevento attraverso il quale la IBM metterà a disposizione delle scuole italiane apparecchiature, programmi e servizi per un investimento di un miliardo e 200 milioni in due anni.
Il programma della IBM si inquadra in un disegno attraverso il quale pubblico e privato cooperano per entrare nelle scuole e potenziarne i progetti educativi attraverso intese, politiche commerciali e investimenti.
L'obiettivo di questo programma è quello di collegare la scuola, attraverso Internet, alla comunità locale. Gli istituti nei quali si svilupperà il progetto pilota sono quelli di Benevento, Crema e Pontedera.
Attraverso questo nuovo sistema sarà possibile il dialogo diretto tra studenti, tra genitori e professori.