L'opportunità di costituire un "Osservatorio europeo per le biotecnologie" è stata valutata ieri nel corso di un incontro tra Leonardo Santi, presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnolgie della Presidenza del Consiglio e Robert May, direttore dell'Ufficio di scienza e tecnologia del Governo britannico. L'incontro, fa sapere il Comitato in una nota, è stato l'occasione per esaminare i complessi problemi relativi ai possibili rischi derivanti dall'uso di organismi geneticamente modificati, allo sviluppo delle biotecnologie, agli aspetti inerenti la biodiversità. (FM)

Sono state inoltre gettate le basi per stabili rapporti di collaborazione tra i Comitati nazionali che si occupano di biotecnologie in Italia e Gran Bretagna, per scambi di esperienze e valutazioni su argomenti di interesse comune.

Per i Verdi la proposta di creare un Osservatorio europeo sulle biotecnologie è ''decisamente opportuna''. Comunque, ha commentato la deputata Annamaria Procacci, ''non possiamo limitarci a studiare gli effetti degli organismi geneticamente manipolati nell'ambiente, dobbiamo invece applicare preventivamente il principo di precauzione affermato a Rio de Janeiro, e cioé - ha aggiunto - agire prima e non dopo il rilascio di questi prodotti, come purtropo si sta facendo con soia, mais ed altre specie modificate''.