I consiglieri della Regione Sardegna, Salvatore Bonesu, Giacomo Sanna e Efisio Serrenti hanno presentato una proposta di legge nazionale sulla ''Modifica dei criteri di calcolo delle distanze marittime previsti dalle norme di attuazione del Codice di procedura penale''. Alcune norme processuali penali - hanno sottolineato gli esponenti sardisti - comportano notevoli inconvenienti per la posizione geografica della Sardegna. Infatti nelle norme di attuazione del Codice di procedura penale del 1989, articolo 1 e articolo 175, si determina il distretto di corte d'appello più vicino per i giudizi relativi a magistrati e la norma afferma che per determinare il distretto di Corte d'appello più vicino ''si tiene conto della distanza chilometrica ferroviaria e nel caso marittimo fra i capoluoghi del Distretto''. (FM)

I consiglieri del Psd' Az hanno quindi aggiunto che nel caso di Palermo, esistendo per Cagliari un solo collegamento marittimo settimanale, il cittadino o il difensore dovrebbe soggiornare in Sicilia per una settimana. La frequenza pertanto inciderebbe sui disagi e sui costi, da qui la proposta dei sardisti perché nella norma si indichi, nel caso di tratte marittime, oltre al criterio puramente chilometrico anche il criterio della frequenza ''escludendo dal calcolo le tratte che non abbiano frequenza almeno giornaliera''.