Una ''seconda frenata'' all' applicazione del piano di riordino ospedaliero e' stata data, secondo il gruppo di Rifondazione comunista alla Regione Puglia, dal presidente della giunta, Raffaele Fitto, con una nuova circolare inviata il 13 dicembre ai direttori generali delle Ausl in cui vengono fatte precisazioni alle indicazioni fornite con una prima nota che era stata inviata a fine novembre. E' quanto affermato in un comunicato dai consiglieri Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro, per i quali, e' ormai evidente ''che varie motivazioni, dall'inaffidabilita' degli impegni assunti dal governo nazionale alle ormai prossime elezioni amministrative, sterilizzano le scelte del piano e confermano l' insesistenza di quell' urgenza tanto sbandierata da Fitto nel mese di agosto''.

Con l' ultima circolare - afferma Prc - i direttori generali delle Ausl ''sono obbligati a ricorrere alla mobilita' interna del personale solo temporaneamente e sulla base degli accordi nazionali di lavoro''. ''Fino a data da destinarsi - e' detto nella nota - e cioe' fino all' applicazione dei modelli organizzativi individuati dalla Regione con i conseguenti provvedimenti relativi alle dotazioni organiche, tutto resta cosi' com' e' ed eventuali esigenze di servizio possono essere soddisfatte con una mobilita' provvisoria e del tutto indipendente dalla pianificazione indicata nel piano di riordino''. ''Inoltre, a conferma del blocco - e' detto ancora - resta l' obbligo di non attivare nuove discipline ancorche' individuate dal piano di riordino''.