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Sanità, vertice da Tremonti, a rischio ticket le regioni del Sud

Data: 17/06/2002 - Ora: 12:11
Categoria: Politica

Ticket sui medicinali, l'esecutivo accelera. Già mercoledì un vertice farà il punto sul decreto che può reintrodurre il ticket in tutto il territorio nazionale, a un anno e mezzo dalla sua cancellazione per mano del governo Amato. Al vertice ci sarà il ministro più convinto della misura, il responsabile dell'Economia Tremonti, oltre a Sirchia (Salute) ed ai rappresentanti delle Regioni.
In una situzione di devolution, come auspicano i maggiori rappresentanti delle Regioni del Nord, a farne le spese saranno i cittadini delle regioni del Sud che si troverebbero a pagare il ticket per fronteggiare il deficit pubblico.

Pur senza parlare di ticket, un altro ministro, Enrico La Loggia, conferma che è allo studio un "rimedio" contro il deficit della sanità, "d'intesa con le Regioni. Se la spesa sanitaria è aumentata - aggiunge il responsabile degli Affari regionali - la colpa è dei governi del centrosinistra che hanno abolito i ticket senza alcuna gradualità".
Il Polo percepisce, dunque, l'impopolarità del ritorno al ticket e immagina un'esenzione totale per gli italiani più poveri, quelli con un reddito annuo fino a 10 mila euro. L'esenzione, tra l'altro, attenuerebbe la contrarietà del sindacato al ticket. "Da settimane chiediamo al governo come attuerà il taglio delle tasse promesso in campagna elettorale", racconta Pier Paolo Baretta, responsabile delle politiche fiscali e previdenziali della Cisl, "La trattativa sulle tasse si basa su alcune idee chiave, come l'esenzione totale per i redditi più bassi e un sistema di deduzioni per la fascia che incassa dai 30 mila ai 40 mila euro l'anno. Ora noi ci chiediamo come il ticket sarà reso coerente con la politica dei tagli alle tasse. E ancora: molte regioni, di ogni colore, hanno già imposto un loro ticket; è evidente che quello nazionale non potrà sommarsi al ticket locale".
Tra le regioni che hanno già un loro ticket c'è il Piemonte del governatore Enzo Ghigo, che è anche il "governatore dei governatori" perché guida la Conferenza Stato-Regioni. Sulle mosse dell'esecutivo, Enzo Ghigo non fa pronostici. Replica, però, al ministro Tremonti che ha accusato le Regioni di accendere dei mutui anche per coprire il deficit sanitario. "Se qualche Regione lo ha fatto", spiega Ghigo, "è perché la Finanziaria del 2001 lo autorizzava. Poiché l'ultima Finanziaria non autorizza più una simile iniziativa, allora le Regioni la eviteranno".
Oggi infine l'assessore Andrea Augello terrà una conferenza stampa per spiegare che, da febbraio a maggio, la spesa farmaceutica del Lazio è calata di almeno il 2% "contro aumenti medi, a livello nazionale, del 14". Prima risposta a chi accusa il Lazio di avere il deficit dei deficit, sul fronte sanitario.

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