Per ampliare l'efficienza del sistema sanitario italiano la proposta che giunge dal convegno sulla sanità, nell'ambito della 34ma setimana della Vita Collettiva, è di ampliare la ''certificazione di qualità ISO 9000'' a tutte le aziende sanitarie pubbliche e private. (MN)
La certificazione di qualità valuta il grado di qualità del servizio in termini di soddisfazione del cliente e di adeguamento alle normative europee del servizio offerto. ''Solo il 2 - 3% delle aziende sanitarie private, al momento - sottolinea Valerio Lombardi, della fondazione angiomedica internazionale - gode della certificazione di Qualità ISO 9000, ma tutto fa pensare che, sia nel settore privato innanzitutto e poi in quello pubblico, questa tendenza dovrà ampliarsi. Nel privato, perchè godere di una certificazione di qualità per un ospedale o casa di cura significa presentarsi al fruitore di servizi sanitari con una marcia in più rispetto alle aziende concorrenti; nel pubblico perchè ormai ''carte di servizi'', indicatori di efficienza, manager come direttori delle Asl sono segni di un processo che non si può più far finta di non vedere''.