Sono 53.554 i bambini malati del Sud in età compresa fino ai 17 anni che sono stati ricoverati nel corso dell'ultimo anno al di fuori della propria Regione (poco meno di un bambino su dieci, l'8,2 per cento). Questo uno dei dati emersi nel corso del settimo congresso nazionale di Pediatria Ospedaliera. Sono i bambini del Molise (28,9 per cento sul totale di ospedalizzati) della Basilicata (26,7 per cento) e della Calabria (13,5 per cento) ad emigrare di più. Anche se sono - secondo l'elaborazione condotta dai pediatri sui dati elaborati dal Ministero della Sanità - le regioni più popolose a pagare in valori assoluti il maggior tributo migratorio: Campania, (6,7 per cento sul totale ricoverati), Puglia (6,2 per cento sul totale), Sardegna (5,8 per cento sul totale). (FM)

Le Regioni di maggiore afflusso per ricoveri nel settore pediatrico sono state, nel corso del 1997, il Lazio (per il 15 per cento dei ricoverati), la Toscana (per l'8,5 per cento) ed il Veneto (5 per cento).

Le problematiche neuropsichiatriche sono la prima causa di migrazione. Sono sette le principali patologie che motivano la migrazione ed il ricovero extra regionale: malattie e disturbi del sistema nervoso e malattie mentali, malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo - traumatismi; rene e vie urinarie riproduttive maschile e femminile, apparato digerente; disturbi endocrini, metabolismo e nutrizione.

''Ancora una volta - ha detto Lodovico Perletti, segretario nazionale del Gruppo di Studio di Pediatria Ospedaliera - le problematiche dell'organizzazione del sistema pediatrico emergono nella loro drammaticità soprattutto nelle Regioni del Sud, che continuano ad avere valori di mortalità perinatale e infantile inaccettabili in un contesto europeo''.