Il ruolo cardine nella prescrizione di esami diagnostici ed analisi è quello svolto dai medici di famiglia e su di loro, secondo il Ministero della Sanità, ricade la prima responsabilità dell'uso, proprio o improprio della diagnostica. L'allarme lanciato nei giorni scorsi dagli anestesisti e ripreso dal Tribunale per i Diritti del Malato sull'uso eccessivo di analisi ed esami diagnostici prescritti dai medici ''per limitare il rischio di eventuali azioni giudiziarie'', viene giudicato eccessivo dal Ministero secondo il quale, comunque, sono i medici a dover decidere quali e quanti esami prescrivere ai loro pazienti. (FM)

Il problema dell'uso improprio della diagnostica e' stato piu' volte affrontato dallo stesso ministro Bindi, la quale ha posto la questione fra i punti cardine del nuovo Piano Sanitario Nazionale. Non a caso il Piano Sanitario 1998 - 2000 - sottolinea ancora la nota del Ministero - prevede l'elaborazione di linee guida cliniche, con la partecipazione dei medici, degli amministratori e delle associazioni di cittadini che consentira' di definire criteri uniformi e condivisi di individuazione delle prestazioni appropriate, ''nel rispetto sia degli interessi del paziente che dell'esigenza di un utilizzo ottimale delle risorse''.