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Salento, un ragazzo down costretto a denudarsi, viene ripreso col telefonino, denunciati in sette

Data: 29/11/2007 - Ora: 08:59
Categoria: Cronaca

Poi, su delega del sostituto Ferruccio De Salvatore della procura per i minorenni, i sette ragazzi, tra i 15 e i 16 anni, di buona famiglia, sono stati sentiti con l'assistenza di un difensore

Ennesimo atto di violenza ai danni di una persona diversamente abile. La vittima prescelta dal branco è un ragazzo down, umiliato dai suoi coetanei davanti all'obiettivo di un videofonino. È accaduto all'inizio del mese, tra le aiuole ben curate e le panchine di un paesino del capo di Leuca, nella provincia sud di Lecce. Il ragazzo, 17 anni e un livello di disabilità psichica tale da permettergli di frequentare la scuola regolarmente fino allo scorso anno, continua a vedere i suoi ex compagni di classe, tutti studenti delle scuole superiori. Un pomeriggio d'inizio novembre, - ha raccontato il padre nella denuncia ai carabinieri - s'incontrano ai giardini, si scherza, qualcuno lo provoca. "Facci vedere che sai fare", gli gridano e diventano sempre più insistenti. All'inizio per lui è un gioco denudarsi. Si diverte di meno quando gli chiedono di toccarsi, ma lui lo fa, è totalmente sopraffatto dagli altri. Intanto, uno di loro, riprende lo spettacolo. Nessuno gli usa violenza, non lo costringono fisicamente. Basta incoraggiarlo, sghignazzando. Quanto quei pochi minuti di divertimento per i suoi ex compagni di scuola abbiano fatto male al ragazzo down, lo si capirà dopo, quando lui ne parla con i suoi. È la necessità di proteggere il figlio ed evitare che possa essere umiliato ancora in futuro a spingere il padre a denunciare. "Quello che gli è successo, ce lo ha raccontato senza problemi lui stesso, ha sempre avuto un buon rapporto con noi carabinieri - ricorda il capitano Nicola Candido - e ha indicato con precisione i ragazzi presenti". Poi, su delega del sostituto Ferruccio De Salvatore della procura per i minorenni, i sette ragazzi, tra i 15 e i 16 anni, di buona famiglia, sono stati sentiti con l'assistenza di un difensore. Hanno confermato, anche le riprese con il telefonino. Ma non c'è stata diffusione su siti di video amatoriali, né tam tam tra cellulari. Del video sul ragazzo down c'è traccia su uno soltanto degli apparecchi controllati, sottoposto a sequestro. Per il momento, i sette sono indagati per violenza privata.

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