Un intenso dibattito sul tema delle identità locali e un dossier dedicato alla figura del musicologo Giuseppe Pastore
E’ in edicola e in libreria l’ultimo numero di "Liberars" (n. 2-3, 2003). Si tratta stavolta di un volume doppio, quindi ancor più ricco degli altri tre che hanno costituito le precedenti uscite della nuova serie. Sono due i nuclei corposi che caratterizzano il presente volume: un intenso dibattito sul tema delle identità locali e un dossier dedicato alla figura del musicologo Giuseppe Pastore.
Procediamo con ordine. La questione delle identità locali è diventata ormai argomento diffusamente affrontato, per cui i testi contenuti nel volume si calano nella attualità più stringente, provenendo, per giunta, da due convegni svoltisi due anni fa alla Sapienza di Roma e all’Università di Lecce, in fasi successive; gli intervenuti sono studiosi di fama, in particolare antropologi e sociologi, insieme ad altri operatori culturali: Paolo Apolito, Franco Cassano, Aldo Cormio, Pietro Fumarola, Gianni Pizza, musicisti, scrittori. La discussione si è configurata anche come omaggio a Georges Lapassade, l’antropologo e pedagogista francese studioso della transe, attivo fautore e sperimentatore della ricerca azione, che ha privilegiato quali campi di intervento, in Italia, il Salento e la Sardegna. Il problema, complesso, è sviscerato con ampiezza: se l’identità è un processo, è immaginabile, tuttavia, priva di una qualche sostanza culturale? L’analisi del concetto ne implica necessariamente la destrutturazione, ma il sentimento dell’appartenenza acquista forza non tanto, o non solo, dal terreno della riflessione filosofica quanto nella pratica della consuetudine e dell’abitudine, trovando giustificazioni nel già fatto e in una tradizione consegnata all’autorevolezza di un antico passato, in realtà riletto e manipolato in funzione delle necessità presenti.
Il secondo nucleo portante della rivista è anch’esso un omaggio, rivolto a una delle più alte personalità della cultura leccese e napoletana del secolo scorso, Giuseppe Pastore, musicista e musicologo, per trentacinque anni direttore del Conservatorio di Lecce, che è nato e cresciuto sotto la sua guida; oggi Pastore è un piacevolissimo ironico signore che, con l’aria di non prendersi troppo sul serio, racconta in una lunga, gradevole intervista un mondo affascinante, egli che ha sentito cantare gli ultimi castrati, ha conosciuto Croce e i più importanti musicisti dell’epoca, che frequentavano la sua casa. Pastore ha dissepolto dagli archivi, trascritto e pubblicato opere importanti di autori da secoli dimenticati, di grande spessore, come Leonardo Leo. Agli affetti musicali di Pastore è dedicato il CD che, come sempre, accompagna la rivista, e contiene pregevolissime esecuzioni di brani trascritti dal maestro, registrati in una memorabile serata dello scorso settembre, organizzata all’interno della stagione concertistica d’organo diretta da Giovanni Laureataci.
La rivista affronta anche altri temi, grazie al coinvolgimento di numerosi autori chiamati ad offrire il loro contributo su questioni di varia natura: il sociologo Mariano Longo riflette sulla complessità sociale partendo dalle opere di Mozart e dai libretti di Lorenzo Da Ponte; il semiologo Cosimo Caputo rivendica una collocazione etica delle scienze umane di fronte all’esplosione delle contraddizioni e delle violenze nella società contemporanea, una posizione che denuncia le prime e non può avallare le seconde; Franco Ungaro, direttore artistico dei Cantieri Teatrali Koreja, traccia il percorso che ha condotto dall’ideazione alla pratica del teatro dei luoghi e orienta lo sguardo verso un teatro del paesaggio; Francesco Minonne e Sergio Torsello narrano la vicenda di una pianta, l’erba di Santa Marina, utilizzata nel Salento meridionale per le sue qualità medicamentose; il geografo Michele Mainardi rivolge l’attenzione alla storia delle comunità; Vincenzo Camerino polemizza sul premio intitolato a Rodolfo Valentino; Stefano Donno illustra un laboratorio di arte contemporanea aperto nella città di Lecce; infine, ma non ultimo, un racconto di Piero Pellegrino.
Questo numero della rivista sarà presentato lunedì 22 marzo alle ore 19.00 c/o i Cantieri Teatrali Koreja. Sarà presente innanzitutto il maestro Giuseppe Pastore, gli autori della rivista e numerose personalità della cultura salentina. Alleghiamo il programma musicale della serata.
Liberars – nuova serie La putea delle arti – Arnesano
PROGRAMMA:
Lunedì 22 marzo 2004
alle ore 19.00
presso i Cantieri Teatrali Koreja
(Lecce, via Guido Dorso, 70)
Avrà luogo la presentazione del n. 2-3, 2003 di LiberArs – nuova serie
e del CD allegato Gli affetti musicali di Giuseppe A. Pastore
Nella serata verranno eseguiti i seguenti brani musicali
N. FAGO Toccata per cembalo
(1676-1745) (revisione e realizzazione di G. A. Pastore)
pianista: Carlo Scorrano
L. LEO Concerto per quattro violini obbligati e b. c.
(1694-1744) (revisione e realizzazione di G. A. Pastore)
violini: Stefan Biro, Gabriella D’Amuri, Gabriella Manca, Stefania Solazzo
b. c.: Carlo Scorrano
In conclusione:
Un intervento musicale di Franco T. Tommasi
Sarà presente il maestro Giuseppe A. Pastore