Sarà Youssou N’Dour la voce dell’estate. La star senegalese si esibirà il 15 luglio
L'Unesco decide che il Salento rappresenta al meglio il Continente nero a suon di musica e cultura. Ha ragione da vendere. La sesta edizione di "Salento Negroamaro" rinnova la sua vocazione per le culture migranti e sceglie l’Africa come simbolo geografico e culturale di un cartellone che, da maggio a luglio, si svolgerà interamente nel Salento con una serie di appuntamenti dedicati alla musica, al cinema, al teatro e all’arte. Esposto ieri mattina alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, il programma 2006 della manifestazione della Provincia di Lecce è strettamente legato alla campagna dell’Unesco denominata "Alleanza globale per la diversità culturale" (nell’ambito della quale il cartellone della rassegna salentina sarà presto presentato a Parigi), e si caratterizza anche per la presenza di personaggi africani in veste di direttori artistici delle relative sezioni. A Lokua Kanza, vocalista e chitarrista nato nello Zaire ma da oltre vent’anni residente a Parigi (dove si è reso subito protagonista della nuova comunità musicale africana), è affidata la sezione musicale nella quale è incluso uno degli appuntamenti di maggior rilievo dell’intero cartellone: il concerto del musicista senegalese Youssou N’Dour (nella foto grande), con il quale Kanza collaborò nel suo album più celebre, Womat, cui seguì anche un fortunato tour in tutto il mondo. Tra gli altri ospiti della sezione musicale, Dobet Gnaoré e Valerie Belinga, interpreti femminili di quello che Lokua Kanza definisce il futuro della musica africana. Sarà il produttore Toussaint Tiendrebeogo, invece, a curare la direzione artistica della sezione dedicata al cinema, ancora una volta rappresentata da «Cinema del Reale» (il cui progetto è ideato da Big Sur, col sostegno anche di Doc It e della Cineteca Comunale di Bologna), che si svolgerà a Galatone dal 18 al 22 luglio. Quattro le serate interamente dedicate alle opere e agli autori del cinema africano, mentre la serata inaugurale sarà improntata alle esperienze degli africani che vivono nel Salento, oltre ad includere un omaggio a Lino Del Fra. La parte dedicata al teatro non poteva che essere affidata a Mandiaye N’Diaye, attore e autore senegalese, meta e metà del Teatro delle Albe di Ravenna che, da oltre quindici anni, persegue una ricerca tra l’Italia e l’Africa insieme al regista Marco Martinelli. Nell’ambito di Negroamaro 2006, N’Dyaie presenterà uno spettacolo tratto dal Pluto di Aristofane, dal titolo Leebu Noor at Nawet, con la partecipazione di alcuni abitanti di un villaggio senegalese dove il lavoro è attualmente in allestimento. In programma anche un laboratorio sulla tecnica narrativa e l’anteprima di un film diretto da Gianni Celati, anch’esso realizzato in Senegal. Infine, la sezione dedicata alle mostre comprende «Africani in Africa» (a partire dal 16 luglio, presso il Castello di Acaya), con l’esibizione di cento opere di venti artisti provenienti da una dozzina di stati africani, e «Pass-Port» (dal 21 luglio, Castello di Copertino) che ha come tema le «identità calpestate».