Il 31 maggio, nell'occasione della presentazione della "Guida blu", i media hanno valorizzato la felice sinergia fra turismo, mare e parchi che a partire da Nardò si è determinata in questi ultimi 3 anni: un'intuizione che ha portato a 34 riconoscimenti alla Puglia del Touring Club e di Lega Ambiente.
Alcuni delle aree protette del Salento in questi giorni sono però oggetto di giudizio davanti alla Corte Costituzionale per iniziativa del "TAR di Lecce interessato dai ricorsi di finanziarie, società e studi di affari intenzionati a smantellare le poche barriere ancora presenti a difesa dell'habitat e del territorio.

"Sarebbe davvero paradossale - affermano in Regione - che dopo riconoscimenti così significativi una sentenza della Corte potesse annullare il percorso fin qui svolto sostituendo i parchi di Gallipoli, Otranto ed Ugento con centri direzionali, opere militari, alberghi e nuove attività turistiche e che questa specie di ritorno alla preistoria dello sviluppo fosse il frutto di iniziative provenienti da quella provincia.
Un rischio che, in realtà, oggi sarebbe già dato di fatto senza la motivata difesa delle aree protette da parte della Regione e del suo Assessorato.