Sabato sera Rossi sfiderà al Via del Mare, da tecnico del Lecce, la Salernitana guidata da Zeman, l'allenatore che è diventato il suo maestro.
"Se vi fa piacere consideratemi pure un figlioccio di Zeman, ma con lui non c'è stato un rapporto diverso rispetto a quello che ho avuto con gli altri tecnici con i quali ho lavorato. Io ero il capitano e lui l'allenatore. Ero abituato da sempre a marcare a uomo e Zeman mi colpì con quel suo gioco che attraverso l'organizzazione era in grado di colmare le differenze con squadre tecnicamente meglio attrezzate. Andavamo d'accordo, ma senza per questo essere amici. Anche oggi la nostra la definirei una conoscenza cordiale, alla cui base c'è un sentimento di stima reciproca. Sì, Zeman mi sta decisamente simpatico. Mi piace quel suo fare burbero che cela invece un umorismo dirompente. Ma è una persona molto riservata. Non siamo mai usciti insieme con le rispettive famiglie neanche quando, dieci anni fa, io sono tornato a Foggia per allenare la Primavera e lui guidava la prima squadra.

L'unica vacanza trascorsa in comune fu quella che il Foggia, per festeggiare una salvezza in A, regalò a tecnici e giocatori della prima squadra, invitando anche me che allenavo i giovani. Adesso non ci vediamo né sentiamo da tre anni. Sabato sera lo saluterò cordialmente ma tutto finirà lì". Degli anni di Foggia, dello Zeman che si affacciava alla ribalta del calcio italiano, Rossi ha un ricordo nitido. «Così come oggi, anche allora era di poche parole. Da lui, come dagli altri allenatori che ho conosciuto, ho cercato di imparare molto, di rubare il più possibile. Ricordo, quando allenavo la primavera del Foggia, i pomeriggi trascorsi di nascosto tra i pensionati seduti in tribuna durante gli allenamenti di Zeman per cercare di carpirne i metodi e le tecniche di lavoro».
Per la sfida di sabato, Rossi non dovrebbe riservare particolari sorprese a Zeman. Il Lecce, che ieri sera ha effettuato un test contro la Primavera, dovrebbe schierarsi con la stessa formazione che ha affrontato la Sampdoria. L'unico dubbio è legato alle condizioni dell'acciaccato Cimirotic: se non dovesse farcela, è pronto a sostituirlo Vucinic.