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Sì del Consiglio regionale alla legge "blocca esodo"

Data: 03/08/2005 - Ora: 10:05
Categoria: Politica

Si tratta di una legge che consentirà di fronteggiare l’emergenza funzionale che deriverebbe dall’esodo a partire dal 1 settembre, di 441 dipendenti

Con 41 voti favorevoli e 18 contrari passa quella che l’assessore al personale, Guglielmo Minervini, ha soprannominato "operazione mar Rosso". Si tratta di una legge che consentirà di fronteggiare l’emergenza funzionale che deriverebbe dall’esodo a partire dal 1 settembre, di 441 dipendenti (di cui 130 dirigenti) per effetto di un provvedimento con il quale il governo di centrodestra aveva concesso incentivi a coloro i quali avessero deciso di accettare l’ipotesi di cessazione del rapporto con l’ente Regione. "Ma non solo: – ha spiegato il presidente della seconda commissione, Michele Ventricelli – infatti con questa iniziativa la Regione intende riorganizzare le sue strutture secondo modelli innovativi e adeguati ai nuovi compiti che attendono l’ente". Con questa novità, si consente lo slittamento al primo ottobre del 2006 (quindi un solo anno di proroga ndr), della data di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ad un certo numero di dipendenti regionali che abbiano sottoscritto con la Regione il contratto di esodo e che siano ancora in servizio. Sono fondamentali due condizioni perché si attivi il processo: il consenso del dipendente e la relazione alle esigenze di servizio. Francesco Saponaro (assessore al bilancio): "Questa legge risponde ad aspetti di rigore e moralità, in quanto punta ad incentivi tutti professionali del ruolo dei dipendenti. D’altro canto non si possono trasformare le istanze di rigore contabile in istanze pregiudiziali che tendono solo a bloccare ogni attività". (In tal senso l’assessore ha risposto alle perplessità del presidente Palese ndr). Guglielmo Minervini (assessore al personale): "La Regione possiede un enorme patrimonio di risorse umane in totale abbandono. Prova ne è la quantità di contenzioso con il quale l’ente è costretto a confrontarsi. Questa è l’eredità del passato, la fotografia di quello che abbiamo trovato. Noi vogliamo attivare un processo di miglioramento, una sfida complicata che ha bisogno di uomini che la attuino. Quindi questa legge ci consente di formare una squadra con la quale attivare tutti i processi che ci siamo prefissi. Andremo avanti senza indugio e senza cedimenti". Sandro Frisullo (vicepresidente della giunta): "Abbiamo obiettivi ambiziosi e per porli in essere dobbiamo rivedere completamente tutto l’impianto della macchina amministrativa perché questo governo deve fare i conti con una eredità del passato pesante e difficile da fronteggiare". La maggioranza ha approvato anche la procedura d’urgenza per la legge.

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