I minatori rivendicano un aumento del salario del 35%, in sodoni, pardon soldini vuol dire (tradotto il lire italiane) 72.000 lire invece delle 60.000 attuali. Il governo risponde con numerosi carri armati e decine di mezzi militari che si sono mossi all'alba di oggi dirigendosi verso Rimnicu-Vilcea (circa 150 km a ovest di Bucarest) dove sono radunati migliaia di minatori romeni in sciopero. (MN)

I minatori, che marciano a tappe forzate verso la capitale, non hanno alcuna intenzione di desistere dalla protesta per gli aumenti salariali: dopo incidenti ai posti di blocco con le forze dell' ordine, che hanno fatto 133 feriti tra i quali otto in gravi condizioni migliaia di dimostranti si trovano ormai a non più di 100 chilometri da Bucarest. Ieri si era dimesso il ministro dell' Interno. Nella notte riunione straordinaria del governo romeno per approvare un decreto legge indispensabile per procedere ad un eventuale stato d'emergenza o d'assedio.