Il comitato tecnico per l'urbanistica regionale ha approvato ieri la variante urbanistica del Comune di Roma per il reperimento delle aree per verde e servizi. L'approvazione della viariante pone fine a una vicenda iniziata nel '90, quando fu adottata dal consiglio comunale di Roma la viariante che si riprendeva i vincoli (allora scaduti) sulle aree destinate a verde e servizi. ''Con questo provvedimento - ha affermato l'assessore regionale all'urbanistica Salvatore Bonadonna - si conclude una storia emblematica dell'urbanistica romana. Proprio sul finire degli anni '80, con la scadenza dei vincoli preordinati all'esproprio, furono portate a termine alcune gravi speculazioni su terreni che erano sestinati a verde e servizi''.
L'assessore della regione Lazio all'urbanistica, Salvatore Bonadonna, sostiene che ''fu soltanto per la volontà dell'intera sinistra che si ottenne nel '90 l'adozione della viariante ed è stato merito dell'attuale amministrazione Rutelli averla tolta dai cassetti in cui giaceva e tramessa per l'approvazione alla Regione Lazio''. Secondo Bonadonna ''la variante urbanistica del Comune di Roma per il reperimento delle aree per verde e servizi è importante non soltanto nel merito, perché rende ormai intangibile aree a verde e servizi, ma anche per il metodo di lavoro istaurato. Gli uffici della regione hanno condotto l'istruttoria tecnica della viariante comunale in stretto rapporto con l'assessore e i tecnici dell'ammistrazione capitolina''.