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Data: 19/01/2009 - Ora: 10:35
Categoria:
Economia
E’ il Presidente di Cantine Due Palme, l’enologo Angelo Maci, ad intervenire sulle importanti novità che si profilano per il settore vitivinicolo
"Aspettando che venga definitivamente pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia il provvedimento approvato dalla Giunta regionale riguardante la ristrutturazione dei vigneti e siano pubblicate proprio nel mese in corso le graduatorie per l'estirpazione dei vigneti, urge fare una riflessione sul futuro del settore vitivinicolo, impegnandosi a ‘governare' insieme ed in maniera oculata e lungimirante gli strumenti a disposizione". E' il Presidente di Cantine Due Palme, l'enologo Angelo Maci, ad intervenire sulle prospettive del settore vitivinicolo pugliese e a ribadire l'importanza di promuovere il territorio e le cultivar autoctone. "Lo scenario della vitivinicoltura pugliese – spiega il Presidente Maci – ci impone di individuare strumenti strategici che ci consentano di cogliere appieno le opportunità messe a disposizione dal PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2007 – 2013, partendo proprio della ristrutturazione e dalla riconversione dei vigneti.
L'incentivo ad estirpare è un provvedimento tendente ad alleggerire il settore, aiutando i coltivatori in difficoltà ad uscire dal mercato e professionalizzando sempre più l'imprenditoria vitivinicola. In quest'ottica diviene ancora più attuale e perseguibile il progetto di salvaguardia e promozione del vigneto ad alberello. Siamo consapevoli che i costi di gestione per portare a produzione un vigneto ad alberello superano di gran lunga i ricavi e che la riconversione in molti casi è indispensabile. Eppure la tutela del nostro territorio viticolo quanto quella delle modalità storiche di allevamento delle stesse piante, come l'alberello pugliese e i vitigni autoctoni così impostati, sono la nostra unica vera arma per competere con gli altri paesi produttori. Così come è stato riconosciuto – incalza Maci - per gli ulivi secolari e monumentali di Fasano e Ostuni, per l'oasi di Torre Guaceto e per la Murgia barese, anche il nostro alberello pugliese va tutelato, salvaguardato e incoraggiato con un contributo annuale per ettaro, da corrispondere al viticoltore in quanto incentivo per la conservazione del patrimonio paesaggistico e non in quanto mero sussidio".
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