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Data: 12/04/2002 - Ora: 08:33
Categoria:
Politica
E' difficile continuare a pensare che l'Italia è uno
Stato di diritto: quanto è avvenuto impone una seria
riflessione sul livello di barbarie che stiamo
raggiungendo.
Riassumendo brevemente i fatti:
• dei 207 cingalesi giunti a Lecce, a 131 non viene
riconosciuto dalla Commissione che esamina le
richieste di asilo politico, lo status di rifugiati.
• I cingalesi vengono, quindi, trattenuti presso il
Regina Pacis per alcuni giorni, ma questa mattina
(11.4.02), il tribunale non ha convalidato il
trattenimento.
• Il medico responsabile del "Regina Pacis", questa
mattina aveva reso davanti al giudice una
dichiarazione secondo la quale la maggior parte dei
cingalesi era affetta da varicella o aveva comunque
contratto il contagio: quindi se ne sconsigliava il
rimpatrio;
• A queste persone non è mai stato notificato alcun
provvedimento ( si dice per la fretta, ma di che? Non
sarà perché domani mattina c'è il giudizio sul loro
ricorso?).
• Nel primissimo pomeriggio sono stati trasferiti in
111 all'aereoporto di Brindisi, mentre si intrecciava
sui cellulari dei vari soggetti(avvocati, Social
Forum, PRC), intervenuti in loro sostegno, un
incredibile scaricabarile da parte delle Istituzioni.
• All'aereoporto di Brindisi è stato impedito alla
Dottoressa di turno presso il presidio della Croce
Rossa di visitare i cingalesi, nonostante alcuni di
loro avessero denunciato di star male e avessero
richiesto tale visita;
• L'unica ad essere ammessa è stata la visita da parte
di un medico della Polizia
( dopo diverse ore), che ha dovuto riconoscere per
6 di loro un evidente stato di
malattia e ne ha disposto il trasferimento in
ospedale.
Hanno effettuato, contro il dettato Costituzionale,
una espulsione di massa, anche di persone bisognose di
cure mediche o che comunque potrebbero diffondere il
contagio, hanno violato le leggi, il diritto, le
garanzie minime che ancora restano.
Chi è il responsabile di tutto ciò?
In Italia, il diritto e la legge sono un optional
nelle mani di Polizie e Prefetti, che in questa
incredibile vicenda si sono palleggiati a vicenda le
competenze e le responsabilità con il solo scopo di
impedire a queste persone di tentare tutte le vie
legali per ottenere il riconoscimento dello status di
rifugiati politici.
il primo e diretto responsabile è il governo
Berlusconi con i suoi ministri e sottosegretari, a
partire dall'On. Mantovano che hanno lavorato
in questi giorni per arrivare a questa conclusione
della vicenda.
Ne esce mortificato e vilipeso lo stato di diritto e
la Costituzione, ma ciò sembra che per questo Governo
non sia né una novità né un problema.
Nelle prossime ore chi è intervenuto, a vario titolo,
a sostegno della causa di queste persone, inoltrerà
proteste e denuncie legali per accertare chi e perché
ha violato le leggi esistenti.
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