Si è aperto con una citazione di don Tonino Bello, il primo congresso regionale di Rifondazione comunista. «La Puglia sia arca di pace e non portarei lanciata contro qualcuno», ha esordito il segretario pugliese uscente, Pasquale Martino nella sua relazione introduttiva, a proposito dei venti di guerra che spirano in Medio Oriente, prima di addentrarsi nei temi di politica regionale tra i quali spicca la sanità. «Occorre cercare connessioni tra i movimenti e i conflitti, soprattutto quando in ballo c'è la difesa della sanità pubblica», ha affermato Martino.

Così come sulla privatizzazione dell'Acquedotto pugliese: «Bisogna ridiscuterla ha ribadito il segretario del Prc pugliese anche in ordine al legittimo ricorso della Campania e alla necessità che vi sia un controllo pubblico della gestione». Sull'emergenzalavoro, Martino ha espresso solidarietà per la vertenza Ilva a Taranto e sostegno alle iniziative della Cgil in difesa dei diritti sociali. Sulla prospettiva politica, Rifondazione si mostra scettica sul progetto ulivista e rilancia «il progetto di una sinistra alternativa che dialoghi con la sinistra riformista dei Ds». In vista delle elezioni amministrative, è disponibile ad accordi di coalizione e su una base programmatica condivisa. Il congresso, al quale partecipano 94 delegati, prosegue oggi all'hotel Excelsior di Bari e si concluderà domani con l'intervento di Francesco Ferrara, componente della direzione nazionale.