"Sperperi finanziari" della Regione Puglia sono denunciati in una nota dai consiglieri regionali del Prc, Michele Losappio, e Arcangelo Sannicandro. "Uno dei fiori all' occhiello del presidente Fitto - si sottolinea nel comunicato - e' stata la politica di risparmio sugli affitti e sulle sedi della Regione". "Scelte annunciate con strepito come risolutive di un malcostume ventennale che produceva un notevole esborso per le casse della Regione. A queste scelte - affermano i due consiglieri - sono stati sacrificati, ed e' solo un esempio, i dipendenti della regione trasferiti nella periferia senza collegamenti e con essi gli utenti che si rivolgono a quegli assessorati". I due consiglieri continuano affermando che la giunta regionale il 21 novembre "ha dovuto deliberare un esborso di 753.300 euro (delibera n. 1826) addirittura recuperandoli dal Fondo Riserva delle spese obbligatorio non avendo previsto simili perdite'' che ''serviranno a chiudere i contenziosi con i 'locatori' di alcuni stabili che ospitavano gli uffici della Regione, dopo che il Tribunale ha riconosciuto le ragioni degli stessi''. ''Serviranno, naturalmente, anche a pagare - affermano - le spese legali e ogni altro onere che ha preceduto gli 'atti di precetto'''. ''In sintesi, la Regione - secondo il Prc - ha perso le cause con la Carime, Russo e Figli, Massa, la Cornice Immobiliare, la Spimec, Gianfreda-Mazzi, Cervini, Martutano ed ora deve pagare. Cause nate dalla pretesa di autoriduzione unilaterale del 20% degli affitti che evidentemente non rientrava nelle possibilita' previste dalla legge. Ed adesso si paga con gli interessi per evitare il precetto''.