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Rifiuti urbani, piattaforma di trattamento di Cavallino

Data: 17/06/2005 - Ora: 09:25
Categoria: Politica

I dati analitici, successivamente elaborati, hanno evidenziato la presenza nell’aria di alcuni composti chimici, indicatori di processi fermentativi, in concentrazioni superiori a quelle di percezione olfattiva riportate nella letteratura scientifica

La Provincia di Lecce, nell’espletamento delle attività di controllo degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani, ha eseguito alcune ispezioni presso la piattaforma di trattamento sita in Cavallino. Come rende noto l’assessorato alla Tutela Acque, rifiuti, inquinamento (ass. Carmine Caputo), in conseguenza dei cattivi odori avvertiti nel corso dell’ultimo di tali sopralluoghi, risalente all’ottobre ultimo scorso, l’Ente ha richiesto l’intervento dell’ARPA-Dipartimento Provinciale per le opportune indagini. L’impossibilità operativa, per ragioni tecniche, comunicata dall’ARPA ha indotto la Provincia, nel novembre del 2004, a commissionare al dott. Antonio Giangreco, titolare del laboratorio di analisi Alfa di Poggiardo, una indagine sulla qualità dell’aria presso l’impianto di trattamento di RSU a servizio dell’ambito territoriale LE/1, che si è svolta nel periodo compreso tra il 18 gennaio e 9 febbraio di quest’anno. I dati analitici, successivamente elaborati, hanno evidenziato la presenza nell’aria di alcuni composti chimici, indicatori di processi fermentativi, in concentrazioni superiori a quelle di percezione olfattiva riportate nella letteratura scientifica. I valori rientrano comunque nei limiti di esposizione per la tutela della salute dei lavoratori. Lo studio, circa la possibile correlazione dei valori riscontrati sull’area di discarica con i disagi frequentemente avvertiti dalle popolazioni che vivono a ridosso o vicine all’impianto, raccomanda l’estensione del monitoraggio alle zone abitate. Le concentrazioni dei composti, se pur tipiche di impianti di discarica, possono ridursi adottando opportuni accorgimenti e tecniche gestionali atti a migliorare l’efficienza dei sistemi di captazione e recupero energetico del biogas prodotto dai processi di degradazione dei rifiuti e ne riducano la dispersione all’esterno attraverso vie preferenziali, riducendo, altresì, la produzione di percol.

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