Un appello alla magistratura ad intervenire "con impegno straordinario" nella questione dello smaltimento di fanghi pericolosi sull’Alta Murgia barese è stato lanciato in una conferenza stampa di Rifondazione Comunista alla Regione Puglia. I campioni prelevati dall’Arpa e dai Presidi delle Asl in agro di Gravina e Altamura in provincia di Bari, hanno rivelato la presenza, in quantità superiore alla norma anche del 1000 per cento, di cromo, rame, stagno, zinco e piombo. Tutte sostanze tossiche che quasi sicuramente hanno inquinato le falde acquifere e la catena dei prodotti alimentari come grano, fieno, pane, latte e carne. Stamane si è svolta una riunione in Procura, coordinata dai pm Renato Nitti e Marco Dinapoli, per fare il punto della situazione. Intanto l’Asl Ba3 ha costituito una task force di veterinari per verificare i dati dell’inquinamento a tutti i livelli. "Non è sufficiente" secondo gli esponenti del Prc il divieto di smaltimento emesso dai sindaci dei due centri. Rifondazione chiede il sequestro dei siti inquinati e ai proprietari e alla Regione la bonifica delle aree. "La Provincia - sostiene ancora il Prc - deve congelare tutte le autorizzazioni e rivedere le procedure dell’impianto di compostaggio che sta sorgendo sulla statale 96 tra Bari e Altamura, all’altezza del Comune di Grumo Appula". L’impianto è di proprietà della stessa ditta, la Tersan Puglia di Modugno, accusata di aver smaltito i fanghi pericolosi sulla Murgia. Il Prc invoca dal governo centrale la fine del commissariamento sulle questioni ambientali della Regione Puglia e la convocazione della Conferenza Unificata per l’istituzione del Parco dell’Alta Murgia. Intanto i consiglieri di Rifondazione alla Provincia hanno chiesto un consiglio monotematico e la costituzione di parte civile in eventuali processi.