La richiesta è scaturita in occasione della proposta della nuova legge sui Servizi Sociali della Regione Puglia che sostituirà la vecchia legge
Il C.R.A.T.E., Centro Regionale Assistenza e Tutela degli Emigranti , organizzazione internazionale no profi "Onlus", con una nota indirizzata al Presidente della Regione Puglia, On. Nichi Vendola, all'Assessore ai Servizi Sociali, Dr.ssa Elena Gentile e all'Assessore alla Sanità, Dr.Alberto Tedesco, ha chiesto, tra l'altro, di dare un assegno sociale e assistenza sanitaria agli emigrati pugliesi bisognosi residenti all'estero.
La richiesta è scaturita in occasione della proposta della nuova legge sui Servizi Sociali della Regione Puglia che sostituirà la vecchia legge e che, tra l'altro, provvederà a dare servizi e contributi non solo a famiglie di diritto, ma anche a quelle di fatto, nuclei familiari composti da copie gay, tutela dei diritti degli immigrati, previsione di un sistema economico alle persone in difficoltà, inoltre, si concederà il salario sociale per situazione di povertà, reddito minimo di inserimento (per chi sta cercando un lavoro), assegno di cura per chi assiste in casa persone in difficoltà. Si prevedono prestiti d'onore erogati dai Comuni e sconti fiscali a chi contribuisce al finanziamento dei servizi sociali.
L'associaizone non contesta nulla di quanto la nuova legge prevederà, ma chiede che Regione si faccia carico anche di pensare ai centinaia di pugliesi emigrati che versano in stato di bisogno in tutto il mondo.
I cittadini piu' bisognosi di attenzione e di aiuto da parte delle autorità sanitarie regionali sono i pugliesi all'estero, in particolare maniera coloro che vivono in Paesi quali Argentina, Uruguay e Venezuel, dove il sistema socio-assistenziale pubblico è crollato sotto il peso delle varie crisi regionali.
I Pugliesi sono in stato di indigenza in America Latina che hanno la necessità di cure sanitarie o di farmaci salvavita, che non hanno attualmente alcun tipo di riferimento regionale nè legislativo né economico per poter affrontare le loro necessità.
E' triste vedere che gli aiuti sono spesso legati all'appartenenza regionale, e non a criteri oggettivi di priorità. Dopo il voto degli italiani all'estero, occorre garantire a questi ultimi tutti i diritti fondamentali, primo tra tutti il diritto alla salute.
La Regione Puglia deve farsi carico di aiutare questi corregionali con un "assegno sociale" ed anche con "l'assistenza sanitaria" per aiutarli a sopravvivere dignitosamente senza giungere a chiedere l'elemosina per le strade per vivere o per curarsi.
I nostri corregionali sono partiti per trovare una vita migliore e le note vicende economiche e politiche di questi paesi non consentono, al momento, di vivere dignitosamente.
Sarà necessario, disporre un censimento per quantificare i pugliesi in vero stato di bisogno ed a questo il CRATE potrà collaborare in maniera reale a censire i pugliesi che hanno bisogno di assistenza in tutti questi paesi.
L'Assegno sociale dovrà essere concesso ai pugliesi in stato di bisogno da piu' di due anni, le attestazione di tale stato dovrà essere rilasciato dalle Ambasciate o dai Consolati, con parere vincolante, mentre si potrà chiedere la verifica da parte delle Associazioni dei pugliesi all'estero che vorranno collaborare all'iniziativa.
Per questi motivi il CRATE ha chiesto ai massimi vertici della Regione Puglia di voler disporre che nella prossima legge regionale sui servizi sociali sia prevista l'erogazione di un assegno sociale e della assistenza sanitaria ai nostri corregionali residente all'estero e che versano in stato di estremo bisogno.