L'allargamento ad est dell'Unione Europa e i 45 mila miliardi di lire di fondi strutturali messi a disposizione da Bruxelles per le regioni meridionali italiane rappresentano ''la grande occasione'' per il nostro Mezzogiorno. Lo sostengono i presidenti delle regioni meridionali davanti al presidente della commissione europea Romano Prodi, nel corso del seminario 'Il Mezzogiorno d'Italia, il processo di allargamento dell'Unione Europea, la politica euromediterranea' svolto nell'ambito della Fiera del Levante a Bari. Le regioni del sud, spiega il presidente della Puglia Raffaele Fitto, ''vogliono creare le condizioni per una strategia che possa immaginare soluzioni operative per il territorio.
Hanno bisogno di crescere in fretta per recuperare competitivita''', continua Fitto aggiungendo che a questo proposito ''l'utilizzo delle risorse comunitarie diventa determinante per uno sviluppo effettivo e durevole''. Attenzione pero', ammonisce il presidente della Puglia, a che i fondi Ue siano ''integrati con le risorse del governo centrale e con le altre disponibilita' per evitare cosi' - aggiunge - una contrapposizione che non produrrebbe alcun effetto''. Dal canto suo il vice presidente della Calabria, Aurelio Misiti (assente il presidente Chiaravalloti impegnato nella drammatica vicenda di Soverato), pur sottolineando ''lo stato di inferiorita' che la Calabria non e' mai riuscita a superare'', spiega che l'allargamento ad est dell'Unione Europea ''e' auspicabile anche se deve avvenire a precise condizioni'' una condizione su tutte, dice Misiti, e' quella di raggiungere la piena occupazione in Regione nei prossimi cinque anni. ''Se non accadra' questo - dice ancora il vice presidente della Calabria - l'integrazione nell'Unione Europea di paesi dell'est rischierebbe di creare per le Regioni del sud Italia ulteriori sofferenze''. (MN)

Il presidente della Campania Antonio Bassolino, replica immediatamente a Misiti dicendo di ''non porsi obiettivi di piena occupazione per i prossimi cinque anni.
Quello che invece so - sottolinea - e' che ci giochiamo una grande partita determinante per il sud dell'Italia. I fondi Ue - continua - sono una grande occasione piena di potenzialita'''. Non guarda particolarmente all'allargamento ad est dell'Unione Europea il presidente della Basilicata Filippo Bubbico, che sostiene come ''certamente i fondi comunitari siano una grande oportunita' ma soprattutto per guardare avanti e conquistarci un ruolo nel Mediterraneo''. Per Vincenzo Leanza, presidente della Sicilia, le regioni meridionali ''debbono stare insieme ed essere protagoniste di un nuovo ruolo, attivo e che permetta all'Unione Europea di avere alta qualita' nei suoi comportamenti nei confronti dei popoli dell'altra sponda del Mediterraneo''. Di tutte le regioni meridionali quella che sembra pronta a cogliere immediatamente la sfida che arrivera' dai mercati dell'est Europa e' la Puglia. Lo afferma il presidente Fitto sottolineando come la regione da lui guidata ''voglia essere la frontiera di un'Europa che avvia un dialogo con gli altri paesi. Una Puglia che punta ad avere un ruolo per reggere le opportunita' di sviluppo e di crescita che si presenteranno''. Fitto ricorda come la Regione abbia da sola affrontato emergenze quali l'immigrazione clandestina e la criminalita' organizzata. ''Non chiediamo alcun risarcimento - chiarisce Fitto - ma il soddisfacimento di una nostra richiesta: considerare la Puglia vettore del Mediterraneo e dell'Europa nel Mediterraneo. D'altronde - sono ancora parole di Fitto - e' un riconoscimento essenziale per l'integrazione della nostra regione, del sud dell'Italia nell'Europa e nel Mediterraneo''.