Un bilancio ''di basso profilo e senza scelte strategiche'' per la Cgil, non rispondente alle esigenze del mondo agricolo per la Coldiretti Puglia: critiche alla manovra regionale, peraltro bocciata ieri dalla commissione consiliare Ambiente, Lavori pubblici, Urbanistica e Trasporti, sono rivolte dalle due organizzazioni, con distinti comunicati. Secondo Mimmo Pantaleo, segretario generale della Cgil Puglia, dalla manovra ''non traspare alcun rapporto tra la riduzione e la razionalizzazione della spesa con le necessarie riforme, ritualmente elencate nell' allegato al bilancio, ma finora sempre rinviate''.

''Mi riferisco alla formazione professionale - spiega - al piano sanitario, al riordino ospedaliero, all' attuazione della legge di riorganizzazione degli uffici, al piano dei trasporti, alla riorganizzazione degli interventi in agricoltura, alla riforma dei consorzi di bonifica''. Pantaleo rileva, tra le altre cose, che ''mentre le risorse autonome della Regione scarseggiano non si eliminano i residui, 432 miliardi, in modo da poter programmare altri interventi''. In particolare sul capitolo sanitario che - ricorda il dirigente pugliese della Cgil - rappresenta l' 83% dell' intero bilancio, ''siamo al paradosso; la giunta allo stato attuale non e' in grado di quantificare l' ammontare delle spese e del deficit relativo al 2000''. Dello stesso tennore la dichiarazione diffusa dal presidente regionale della Coldiretti, Stefano Genco, il quale ricorda tra l' altro che ''di tutti gli impegni assunti con il dibattito e l' ordine del giorno seguenti la seduta monotematica sull' agricoltura pugliese, votato unanimemente dal Consiglio regionale non piu' tardi di due mesi e mezzo fa, non c' e' alcuna traccia nella proposta di bilancio 2001''. ''E' grave - prosegue Genco - che, di fronte a 10.641 miliardi di risorse finanziarie, piu' o meno libere, del bilancio autonomo, siano stati destinati all' agricoltura solo 53 miliardi, di cui circa 45 per oneri pregressi''.