In una seduta monotematica dedicata prevalentemente ai problemi relativi all' organizzazione delle strutture amministrative della Regione Puglia e del personale, la giunta regionale ha ridisegnato la mappa organizzativa con una ulteriore e consistente riduzione del numero complessivo delle strutture. Queste passano da 343 di prima a 241, attraverso accorpamenti di attivita' omogenee, nella prospettiva - e' detto in un comunicato dello stesso esecutivo regionale - di rilanciare l' attivita' amministrativa della Regione che, soprattutto per le novita' introdotte dalla modifica del Titolo V della Costituzione, dovra' essere ancora piu' presente sul territorio per dare risposte concrete ai cittadini.

Nell' ottica di un federalismo che via via si va attuando - prosegue la nota - i cittadini vedono nella Regione il primo interlocutore cui fare riferimento per rivolgere domande aspettando risposte concrete in tempi rapidi. Il nuovo modello approvato dalla giunta, ''piu' snello e per questo piu' efficiente'', risponde appunto a queste esigenze. Sempre in questa logica, la giunta regionale ha infatti ritenuto di ''smantellare un' impostazione farraginosa e non piu' rispondente alle nuove esigenze, dettate esclusivamente dalla necessita' di tenere sotto controllo l' ampliarsi del fenomeno di formazione del contenzioso a cui occorre contrapporre un' azione di contenimento piuttosto che subirne le evoluzioni processuali''. La 'filosofia' scelta dall' esecutivo regionale, cioe', e' quella di intervenire tempestivamente sugli aspetti problematici prima che questi si trasformino in veri e propri contenziosi. Si e' proceduto inoltre, proprio per effetto della riorganizzazione, a riallineare le posizioni funzionali dei dipendenti regionali, eliminando tutte quelle differenze, anche di natura economica, che rischiavano di snaturarne lo 'status giuridico' posseduto. ''Questa operazione - e' detto ancora nel comunicato - va, dunque, nella direzione di far coincidere, attraverso l' applicazione di diversi istituti contrattuali, le responsabilita' affidate a ciascuno alla conseguente retribuzione''. La giunta regionale ha, infine, preso atto dei dirigenti che hanno sottoscritto il contratto di risoluzione del rapporto (78 su 154) e, nello stesso tempo, ha prorogato al 15 febbraio il termine per il completamento delle procedure.