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Regione Puglia, iniziativa del gruppo PPI a tutela dei funghi spontanei

Data: 12/10/2001 - Ora: 10:12
Categoria: Politica

Prima che il fungo spontaneo delle macchie pugliesi finisca nel dizionario delle specie estinte. Perché prataioli, chiodini, cardoncelli e porcini non si trasformino in semplici ricordi. Intervenire su una realtà ambientale che rischia la scomparsa è l’obiettivo della proposta di legge del gruppo PPI al Consiglio regionale che disciplina la raccolta, la tutela e la commercializzazione dei funghi epigei. Ad illustrarla in una conferenza stampa il presidente del gruppo Popolare, Pietro Pepe, con il consigliere regionale Enzo Russo ed il micologo Cosimo Grasso.

Sì alla commercializzazione dei funghi, quindi, ma in un quadro di valorizzazione e di salvaguardia del patrimonio micologico dell’intera regione e tenendo conto anche di esigenze di tutela ecologica, della sicurezza sanitaria e delle potenzialità turistico-culturali. L’iniziativa PPI, ha spiegato il presidente Pepe, si inserisce nella linea scelta dal gruppo a difesa dell’ambiente dai "tanti guasti che stiamo registrando: fenomeni di autentica violenza al territorio, dallo spietramento, alla cementificazione agli incendi boschivi e di stoppie". "Individuate le specie, indicando quelle commestibili - ha detto ancora Pepe - la disciplina punta a valorizzare, a tutelare, ma non esclude la raccolta, per esigenze commerciali o per hobby". In cambio, a tutti i ‘raccoglitori’, professionali o da tempo libero, verrà richiesto un contributo - una quota per il rilascio dell’autorizzazione - che assicurerà la copertura finanziaria della legge, insieme alle eventuali sanzioni comminate per l’inosservanza delle regole essenziali: giornate ed orari, quantità ‘a persona per giornata’, grandezza minima, divieto di usare uncini e rastrelli, obbligo di cesti forati e di pulizia del fungo sul posto. La sanzione, tuttavia, non comporta la confisca dei funghi raccolti. Quindici gli articoli di un intervento che andrebbe a colmare una lacuna legislativa: la Puglia non ha ancora realizzato la disciplina locale sollecitata dalla legge quadro statele del 1993. "Le competenze sono affidate ai Comuni - ha concluso Pepe - i controlli alla Forestale". "Lo scopo è di sviluppare una cultura della conoscenza del prodotto - ha sottolineato il consigliere Enzo Russo - e di ridurre i danni dell’assenza di regole minime nella raccolta e nella vigilanza. All’interno del sistema di salvaguardia, nella tutela dell’ecosistema forestale si inserisce anche un progetto più ampio di interazione con l’agriturismo ed il turismo locale". Rientrano in questo ambito le iniziative gastronomiche di stagione, come quelle solitamente in programma sulla Murgia, terra del mitico cardoncello. Le date, però, non possono essere fissate quest’anno dalle associazioni che promuovono le manifestazioni. Almeno fino alle prossime piogge.

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