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Data: 13/06/2001 - Ora: 13:20
Categoria:
Politica
«Malgrado l'aumento della quota del fondo sanitario nazionale destinata alla nostra regione - ha detto il consigliere Gaetano Carrozzo, responsabile sanità dei Ds - non si riesce a mettere sotto controllo la spesa e si provoca un ulteriore scadimento delle prestazioni offerte ai cittadini».
Secondo l'opposizione, la maggioranza di centrodestra tenta di «addebitare la situazione di estrema difficoltà all'abolizione dei ticket sui farmaci ma questo è assurdo». Tutto falso, secondo l'opposizione: «Uno studio del ministero della sanità - ha detto Carrozzo - dimostra che solo il 10 per cento dell'aumento della spesa farmaceutica deriva dall'abolizione dei ticket». Il centrosinistra chiede che si prenda atto del fallimento delle prime misure di contenimento della spesa e che si ponga fine «all'interminabile scarica barile fra giunta regionale e direttori generali». Si chiede, in particolare, che la giunta relazioni sullo stato di attuazione della legge regionale 28, approvata nel dicembre del 2000 con l'obiettivo di contenere i costi e la discrezionalità dei manager. «Non riusciamo ancora a sapere - ha affermato il capogruppo dei Ds, Sandro Frisullo - quanti contratti, convenzioni e altri strumenti di spreco sono stati effettivamente annullati o rivisti». «Ci risulta nessuno - ha aggiunto - a dimostrazione che la politica di rigore è solo annunciata, ma non praticata e si risolve solo a danno degli utenti e dei creditori». «Inammissibile» è definito poi il ritardo ormai cronico per i pagamenti per i farmacisti e per la specialistica convenzionata e, inoltre, è «assolutamente indecente» quanto sta accadendo per il 118. L'attivazione del numero di emergenza sanitaria «è ancora lontana mentre la giunta fa credere che è tutto pronto». L'attacco è diretto all'assessore alla Sanità, Salvatore Mazzaracchio: «Ciò che promette riguarda esclusivamente l'acquisto degli strumenti operativi ma l'attivazione vera e propria è di là da venire - ha affermato Carrozzo - e sostanzialmente impossibile con l'attuale dimensionamento della rete dell'emergenza». Il centrosinistra è deciso a non fare sconti e chiede l'istituzione di controlli «veri» sulle aziende sanitarie, quelli previsti dalla riforma Bindi e contenuti in una proposta di legge dell'opposizione che giace in terza commissione. Nessuno sconto nemmeno sul piano di riordino della rete ospedaliera per il quale la giunta è impegnata da un'ordine del giorno del Consiglio a presentarlo entro luglio. «In questo contesto che denota, finora, assoluta mancanza di volontà, di affrontare i problemi - ha detto Carrozzo - qualcuno comincia a parlare di introduzioni di nuove tasse regionali. Tale soluzioni sarebbe inammissibile e comporterebbe da parte nostra l'organizzazione della disobbedienza civile».
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