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Data: 09/07/2001 - Ora: 10:29
Categoria:
Economia
''Sono lieto di apprendere - ha scritto De Cristofaro a Cimoli - delle numerose iniziative in atto e che nei prossimi mesi porteranno a modificare la struttura organizzativa delle Ferrovie Italiane, secondo una concezione piu' moderna, rispondente a criteri d' efficienza e produttivita' da un punto di vista societario; tali condizioni sono indispensabili per assicurare competitivita' ad un settore strategico per l' intero Paese com' e' quello dei collegamenti ferroviari''. ''Non si puo' pero' - ha sostenuto De Cristofaro - sottovalutare un altro necessario aspetto, legato al soddisfacimento della clientela'' che si ottiene con ''requisiti, essenzialmente collegati alla qualita' ed alla quantita' dell' offerta dei collegamenti''. ''Mi spiace sottolineare • ha aggiunto De Cristofaro - che in entrambi i casi il Mezzogiorno e soprattutto la Puglia, lamentano un ritardo rispetto al resto del Paese, ritardo addirittura abissale se raffrontato con aree industrializzate''. Inutile sottolineare - secondo il presidente del consiglio - ''l' importanza costituita da collegamenti frequenti e veloci per garantire la migliore competitivita' all' intero sistema economico e sociale''. ''Mi auguro • ha continuato - che le Ferrovie Italiane riservino l' attenzione dovuta al raggiungimento di tale obiettivo, assicurando la realizzazione di interventi da tempo annunciati e non piu' differibili''. Il presidente del consiglio, in particolare, si riferisce al completamento del raddoppio della linea Bari-Lecce, ''prioritario rispetto ad ogni altra opera ed al contestuale potenziamento e miglioramento dei collegamenti regionali e nazionali''. A questo proposito De Cristofaro ha chiesto a Cimoli informazioni sullo stato dei lavori per il raddoppio e gli eventuali programmi delle Ferrovie Italiane riguardanti la Puglia. ''Se le strategie dell' azienda - ha concluso - corrispondono a questa esigenza da anni avvertita e ripetutamente sollecitata, l' istituzione regionale, come sempre ha fatto in passato, non fara' mai venire meno la necessaria collaborazione, anche per le nuove competenze trasferite nel settore dallo Stato alle Regioni''.
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