La gravita' dello stato di crisi esistente soprattutto nei settori della sanita', della formazione professionale, dell' ambiente, delle attivita' produttive, del bilancio e del personale, e' sottolineata in una nota dal capogruppo dei popolari alla Regione Puglia, Pietro Pepe. ''La maggioranza di centrodestra e il suo governo - evidenzia - hanno il 'vizietto' di annunciare, con faciloneria, impegni nei confronti della comunita' pugliese che, pero', vengono sistematicamente disattesi''.

Nella nota, Pepe, in particolare, fa riferimento alla istituzione del servizio di emergenza sanitario 118 la cui delibera e' ''in evidenza nella segreteria della giunta regionale''. I popolari auspicano che ''questo improcrastinabile servizio trovi la sua collocazione nel piu' vasto disegno di razionalizzazione del comparto sanita' che, come e' noto, rischia il collasso per il galoppante debito maturato''. I popolari inoltre evidenziano che ''i medici di base, ignorati dall' assessore alla sanita', stanno producendo una mole di ricorsi per decreti ingiuntivi per la mancata applicazione del contratto collettivo nazionale, che significherebbero nuove carte contabili e conseguenti spese legali che di fatto rendono inefficaci ed inutili i provvedimenti finanziari assunti in sede di bilancio regionale''. Tutto cio' si aggiunge alla ''conclamata gestione fallimentare di quasi tutte le Asl che hanno splafonato di almeno due miliardi il tetto di spesa previsto''. Il consigliere del Ppi prosegue evidenziando i problemi del settore della formazione professionale e conclude sulla necessita' di una urgente ''riorganizzazione degli uffici regionali con l' assegnazione degli incarichi dirigenziali al personale in servizio, dimettendo il costoso vezzo di ricorrere all' utilizzazione del convenzionamento esterno''.