Non è stato prodotto alcun atto nella riunione del Consiglio Regionale che ha segnato la ripresa dell'attività legislativa dopo la pausa estiva. La seduta è stata segnata da schermaglie su aspetti procedurali riguardanti uno degli argomenti all'ordine del giorno, il provvedimento riguardante gli accreditamenti delle strutture sanitarie private. Da diversi mesi all' ordine del giorno il provvedimento è considerato attuale da una parte della maggioranza, mentre l' opposizione lo considera superato con l'emanazione del decreto legislativo con cui il ministro Bindi ha individuato le norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale. Dopo un' ampia discussione il provvedimento, difeso dall' assessore alla sanità, Michele Saccomanno, è stato rinviato ad una prossima seduta con l' impegno da parte della giunta regionale a procedere con ulteriori atti integrativi. La seduta apertasi con la commemorazione del prof.Luigi Tarricone, presidente del consiglio regionale dal '75 all' 85 e recentemente scomparso, si è concluso con la lettura da parte del presidente della giunta regionale, di una relazione riguardo alla polemica sull' acquisto dell' Acquedotto pugliese da parte dell'Enel. (MN)

Distaso ha ribadito cinque punti essenziali che la giunta regionale considera fondamentali nella vicenda: la validità del ricorso presentato alla Corte Costituzionale e con cui la Regione chiede la propria presenza nel consiglio di amministrazione dell' Acquedotto Pugliese; la definizione del patrimonio dell' ente avviata da parte della Segesid, il rispetto del sistema della libera concorrenza e del mercato che Distaso ha definito violato con la cessione all' Enel; l'esercizio delle competenze di programmazione da parte della Regione e il rispetto del piano industriale compatibile con la programmazione regionale. La discussione sulla relazione è stata rinviata alla prossima seduta mentre su questo argomento l' opposizione ha presentato un ordine del giorno.