Riunione d’insediamento, questa mattina (alle 9.30, presso la sala riunioni del Consiglio regionale), per la conferenza permanente Regione-Autonomie Locali, istituita dal presidente della Regione, Raffaele Fitto, con il decreto n.31 del 23 gennaio 2001. L’organismo, previsto dall’articolo 6 della legge n.22 del 30 novembre 2000, ("Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione degli enti locali"), istituzionalizza la concertazione, la cooperazione e il coordinamento tra la Regione, i Comuni, le Comunità Montane, le Province e gli altri enti locali. La conferenza permanente, in base a quanto contenuto nell’art.6, " esprime pareri obbligatori e formula proposte, di norma in via preventiva, sulle iniziativa legislative a carattere generale relative al conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali" e, "su espressa richiesta della competente commissione consiliare, esprime pareri sulle proposte di legge e sugli atti amministrativi di competenza del Consiglio regionale aventi riflessi sul sistema delle Autonomie locali". La composizione della Conferenza comprende: il presidente della Giunta regionale; due consiglieri regionali, in rappresentanza di maggioranza e opposizione; i presidenti delle Province; i sindaci delle città capoluogo di provincia; due rappresentanti delle comunità montane indicati dalla Conferenza dei presidenti di comunità montane; il presidente della delegazione regionale dell’UPI; il presidente della delegazione regionale dell’ANCI e otto sindaci, di cui quattro in rappresentanza dei Comuni fino a 15mila abitanti e quattro per i Comuni con oltre 15mila; il presidente della delegazione regionale UNCEM. In occasione della riunione d’insediamento, il presidente Fitto ha invitato l’intera Giunta regionale a partecipare ai lavori. Nel corso della seduta, la conferenza è chiamata, oltre all’approvazione del regolamento interno all’organismo, anche ad esprimersi su due disegni di legge approvati dalla Giunta regionale nella seduta del 16 gennaio 2001 e relativi alla legge regionale in materia di opere e lavori pubblici e a norme generali di governo ed uso del territorio.