Depositato alla Corte di Cassazione il questito sul referendum per l'abolizione della quota proporzionale della legge elettorale, il famigerato "Mattarellum". L'iniziativa è stata di Mario Segni alla quale hanno aderito numerosi esponenti politici e della società civile. Le firme sono risultate 47: il primo firmatario è Pietro Marzotto, l'ultimo Antonio Di Pietro. Tra gli altri aderenti Achille Occhetto, Alfredo Biondi, Antonio Marzano, Gabriele Cimadoro, Marco Taradash, Claudia Mancina, Tana De Zulueta, Federico Orlando, Giancarlo Abete, Carlo Scognamiglio, Giuseppe Scozzari, Ernesto Caccavale, Peppino Calderisi, Fernando Adornato, Tina Lagostena Bassi, l'ex presidente della Confindustria Luigi Abete. La raccolta delle firme dovrebbe concludersi entro l'inizio dell'estate.
Riferendosi al quesito antiproporzionale presentato dai referendari di Marco Pannella lo scorso 17 febbraio, Taradash ha spiegato che le differenze "sono minime e solo tecniche". Pannella invece ha detto che "tratta di un'ammucchiata poco credibile". Per il presidente di Rifondazione comunista, Armando Cossutta, si tratta di "un'iniziativa molto grave da contrastare subito". Cossutta invita le forze politiche, dal Pds al Ppi e anche il centrodestra ad assumere una posizione esplicitamente critica e negativa nei confronti di un referendum che, "se venisse approvato, porterebbe di fatto all'annullamento della presenza dei partiti nella democrazia italiana". (MN)