Bombardata la Tv serba. Un missile della Nato ha devastato il palazzo di sei piani della Rts mentre trasmetteva un'intervista a Milosevic. Undici persone sono morte sotto le macerie, una ventina i feriti e altrettanti i dispersi secondo Belgrado. La televisione serba ha ripreso le trasmissioni dopo poche ore. Attacco e polemiche. Ondata di proteste per il missile sulla Tv di Belgrado, considerata un obiettivo non militare. Tensione fra gli alleati. Dini ha espresso la sua disapprovazione e definito "terribile" l'attacco, affermando che "non era nei piani". Ma D'Alema frena: non è compito dei politici discutere ogni singolo obiettivo. (MN)

La Nato difende l'operazione, sostenendo che la Tv è responsabile come l'esercito serbo per quanto accade in Kosovo. Blair parla di obiettivo legittimo.
La missione di Cernomyrdin a Belgrado è quasi fallita. La Serbia ha smentito l'ex premier russo, affermando che non accetterà mai una forza militare in Kosovo. Ma per Cernomyrdin resta una possibilità di aprire trattative. Scetticismo di Nato e Pentagono. * Il vertice Nato. Il presidente Clinton ha detto di «combattere per vincere» e che nell'Europa di oggi non c'è più posto per un dittatore come Milosevic. Ma l'Alleanza è pronta a fermare gli attacchi appena Belgrado avrà «inequivocabilmente accettato" le condizioni dell'Onu e «iniziato il ritiro dal Kosovo in modo verificabile» e rapido. Belgrado: un'invasione del Kosovo sarebbe un lago di sangue per tutti, ma innanzitutto per gli albanesi.