L'organizzazione ambientalista 'Greenpeace' ha reso noti oggi i ''primi risultati'' delle analisi sui residui gassosi del sito di smaltimento scorie nucleari di La Hague, nel nord della Francia. "Si tratta di cifre che rivelano una radioattività sbalorditiva - denuncia Greenpeace - ma che devono essere ancora completate". L'ufficio francese per la protezione contro gli irradiamenti ionizzanti (Opri) ha, da parte sua, smorzato la portata delle cifre che Greenpeace ha reso note in una conferenza stampa. L'organizzazione ecologista ha lanciato, un paio di settimane fa, un programma di analisi delle scorie nell'aria attorno al centro di trattamento scorie nucleari della Cogema, a La Hague, prendendo in esame gas come il Carbonio quattordici e soprattutto il Krypton ottantacinque, emissione radioattiva prodotta durante la fissione dell'uranio. (FM)

I primi risultati delle analisi sui prelievi, compiuti tramite un aquilone, di cinquecento litri di aria fra i sessanta e i centoventi metri di quota, a settecento metri di distanza dalle due ciminiere dello stabilimento, mostrano ''un'attività di novantamila becquerels per metro cubo'', ha spiegato Jean-Luc Thierry, di Greenpeace.

''Il valore - ha aggiunto - è da mettere a confronto con la radioattività media dell'aria nel mondo, compresa fra uno e due bequerel per metro cubo''. Pur essendo da completare, gli esami mostrano - ha aggiunto il ricercatore - una contaminazione ''sbalorditiva''.