Due commercianti di Lamezia Terme, padre e figlio, l'uno di 39 e l'altro di 19 anni, secondo quanto accertato dagli investigatori, hanno denunciato una falsa rapina e truffato il titolare di un calzaturificio di Racale, nel Salento, dal quale avevano ritirato calzini per un valore di 10.000 euro, pagando la merce con assegni falsi. Nei giorni scorsi i due commercianti - che sono stati denunciati alla magistratura a piede libero per truffa, procurato allarme e simulazione di reato - si sono presentati negli uffici del commissariato di polizia di Gallipoli per denunciare che, giunti a Racale con un Ford Transit preso a noleggio, erano in sosta quando erano stati aggrediti da due persone, che avevano agito a volto scoperto e disarmati, sottraendo portafogli, soldi ed effetti personali. I poliziotti, però, hanno ritenuto la versione poco credibile ed hanno avviato indagini, scoprendo che il titolare del calzificio, che era stato già vittima della truffa dei due commercianti, qualche ora prima della falsa rapina li aveva incontrati annunciando loro di aver scoperto che gli assegni erano falsificati e di essere quindi intenzionato a procedere nei loro confronti. I due, nell'incontro, avrebbero detto di essere pronti a risarcire l'imprenditore e di volere pagare con denaro contante. Per prelevare la somma - questo l' accordo tra i tre - sarebbero ritornati in Calabria, lasciando in garanzia il furgone, di proprietà di una ditta di autonoleggio di Lamezia. I due commercianti, quindi, secondo gli investigatori, pensavano di farla franca denunciando di essere stati rapinati dell'automezzo.