C'è una proposta di aumento di 600.000 tonnellate della quota italiana di latte - attualmente di 9,9 milioni di tonnellate - sul tavolo del Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Ue.
Lo ha detto all'alba di oggi a Bruxelles il commissario europeo per l'agricoltura Franz Fischler che ha annunciato, insieme al presidente di turno tedesco del Consiglio, l'aggiornamento della maratona agricola a martedì 2 marzo, dopo quattro giorni e quattro notti ininterrotte di discussioni. Un negoziato che ha già permesso all'Italia - presente il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro - di realizzare notevoli progressi verso un riequilibrio dei finanziamenti Ue tra settori, produttori e aree geografiche, in particolare per latte e carne bovina. Ora pero' la 'palla' passa ai capi di stato e di governo europei che nelle prossime ore al vertice informale di Petersberg, nei pressi di Bonn, sono chiamati a dare delle indicazioni sui meccanismi finanziari da seguire per realizzare la riforma dell'agricoltura dopo il 2000. (MN)

''Speriamo in un messaggio da Petersberg'' ha spiegato ai cronisti subito dopo l'aggiornamento dei lavori il presidente tedesco Karl-Heinz Funke, aggiungendo: ''abbiamo interrotto la maratona proprio per questo, e anche per permettere alle varie delegazioni di fare conti e controlli precisi'' su tutta una serie di opzioni finanziarie. Al vertice europeo di Pertersberg verranno quindi presentati i due maggiori nodi del negoziato agricolo. In primo luogo l'impatto finanziario del progetto di compromesso per le riforme dei mercati latte, carne bovina, vino, cereali e semi oleosi che la presidenza tedesca e la Commissione europea anno messo a punto, ma che non e' stato ancora accettato dalle delegazioni. Quindi, la questione della riforma del mercato del latte. Si tratta di decidere come intervenire su un surplus di spesa di 9 miliardi di euro - 17.500 miliardi di lire - per il periodo dal 2000 al 2006. La cifra risulta dalla differenza tra il finanziamento effettivo del bilancio agricolo per il 1999 (78.000 miliardi di lire piu' inflazione) presa come riferimento per la stabilizzazione della spesa agricola, e i costi della proposta di riforma della Commissione nell'Agenda 2000 a cui si aggiungono quelli degli ultimi compromessi.