Il Consiglio di Stato ha accolto gli appelli presentati dall'Aima contro le ordinanze del Tar con le quali si sospendevano le comunicazioni con cui determinava le quote di produzione di latte per gli agricoltori. Lo annuncia, con una nota, la stessa azienda, precisando che il Consiglio, con l'udienza del 19 gennaio scorso, ha ''sottolineato il prevalente interesse pubblico al mantenimento dell'attività amministrativa finalizzata al riordino della materia delle quote latte'' e ne ha così ''riconosciuta la legittimità dell'attività amministrativa nel quadro della legge 5/98''. La norma citata dal Consiglio di Stato, si rileva nel comunicato, ''ha individuato un procedimento con piena partecipazione delle Regioni finalizzato a dare certezza e trasparenza nel settore delle quote latte gia' oggetto di un vasto fenomeno truffaldino come accertato dalla Commissione Governativa d'indagine''. Nei mesi scorsi il Tar aveva sospeso, accogliendo diversi ricorsi presentati dagli allevatori, la validità delle comunicazioni effettuate dall'Aima (l'azienda per gli interventi sul mercato agricolo recentemente riformata dal decreto istitutivo dell'Agea).