Liste d’attesa addio. O quasi. La Regione ci prova con un sistema informativo che permetterà la raccolta e l’analisi dei dati sui tempi di attesa per usufruire delle prestazioni sanitarie. E’ prevista anche la realizzazione di un Centro Unificato di Prenotazione, che potrà gestire a livello regionale delle disponibilità delle strutture sanitarie che erogano determinate prestazioni.
Il progetto in questione fa riferimento a quelli rientranti negli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 1998/2000, proposti in precedenza dal Governo regionale e finanziati dal Ministero della Sanità.

In particolare le aziende sanitarie saranno dotate degli strumenti necessari per poter registrare e trasmettere in via telematica alla Regione, i dati relativi alle prestazioni specialistiche e ai ricoveri.
L’assessore alla sanità, Salvatore Mazzaracchio, che ha presentato il progetto all’ultima riunione di giunta è sicuro che in questo modo «la Regione sarà nelle condizioni di valutare i dati raccolti secondo un sistema di indicatori». Tali indicatori costituiranno il supporto alle decisioni che dovranno essere adottate in relazione all’analisi dei tempi di attesa e all’individuazione delle prestazioni di particolare criticità in termini di erogazione. Nel progetto è previsto anche un call center, al quale in una prima fase potranno accedere solo aziende sanitarie, medici di base e ospedalieri e primari, per la prenotazione anche a mezzo telefonico. Lo stesso call center fungerà, in una seconda fase, anche da sportello informativo del cittadino sulle prestazioni erogate e sulle modalità di accesso allo stesso. Il progetto sulla riduzione delle liste d’attesa è articolato su un triennio e prevede un investimento complessivo di sedici miliardi e mezzo.