Le strutture pugliesi che ''esercitano attivita' socio-assistenziali sono obbligate a indicare nella denominazione sociale e in tutte le forme di pubblicita' gli estremi di iscrizione nei registri regionali cui sono tenute ad essere iscritte''. Lo stabilisce - informa una nota - una circolare del settore servizi sociali della Regione Puglia indirizzata ai sindaci dei comuni pugliesi, ai titolari delle strutture interessate (per anziani, per minori e di volontariato) ed ai carabinieri del Nas.

''Questo obbligo - prosegue il comunicato - e' previsto dalla legge regionale n. 13 del 12 luglio scorso ('Individuazione degli ambiti territoriali e disciplina per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali')''. ''Questa disposizione - rileva l'assessore ai servizi sociali, Salvatore Mazzaracchio - mira a garantire la trasparenza in modo da favorire le condizioni per la conoscenza, da parte dei cittadini, della conformita' degli interventi e dei servizi socio-assistenziali alle vigenti disposizioni in materia di standard e di qualita' nonche' a contrastare il fenomeno dell'abusivismo in un settore particolarmente delicato''.