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Puglia, ridotte da 639 a 364 le strutture dirigenziali dela Regione

Data: 23/07/2001 - Ora: 13:08
Categoria: Politica

Drastico taglio al numero dei dirigenti regionali che passano da 639 a 364 e razionalizzazione delle strutture organizzative. E' il provvedimento di maggiore rilevanza assunto oggi dalla Giunta regionale che si è anche occupata di agricoltura, di disposizioni tributarie in materia di rifiuti solidi, di Piani regolatori.

Razionalizzazione delle strutture. La Giunta regionale ha approvato un provvedimento che razionalizza l'intero apparato organizzativo della Regione, riducendo il numero delle strutture dirigenziali dalle attuali 639 a 364. La riduzione di ben 275 strutture, oltre il 40% di quelle ad oggi esistenti, contribuisce- altresì- al contenimento della spesa, favorendo il processo di snellimento della macchina organizzativa regionale. Nel corso degli anni l'Amministrazione regionale aveva subito una serie di cambiamenti per far fronte alle esigenze del momento, non più attuali e che quindi hanno richiesto una revisione dell'intero apparato per renderlo più rispondente alle nuove esigenze di governo del territorio. Sul provvedimento, che puntato ad un riordino per aggregare le attività similari e disattivare gli uffici ormai non più necessari, fl Presidente Fitto aveva nei giorni scorsi avviato un confronto costruttivo e proficuo con le Organizzazioni sindacali, dalle quali ha ricevuto utili contributi. Il provvedimento, pur riducendo drasticamente il numero delle strutture consentirà comunque l'impegno di tutti i dàigenti regionali in servizio i quali, peraltro, potranno giovarsi proprio degli effetti positivi che tale cambiamento introduce sia sotto il profilo professionale che su quello relativo all'organizzazione del lavoro. In una delle prossime sedute, la Giunta regionale approverà un ulteriore atto con il quale si procederà alla collocazione dei dirigenti nelle strutture, così come riorganizzate. Il Presidente Fitto ha fatto presente che il provvedimento odierno rappresenta una importante tappa di avvicinamento all'adozione dei regolamenti attuativi della legge regionale di organizzazione che sarà l'occasione per allestire un apparato organizzativo più rispondente alle novità introdotte dalle riforme introdotte di recente dalle cosiddette "leggi Bassanini" per attuare in modo concreto il decentramento dei poteri, avvicinando, in tal modo, ì'jstùuzionale regionale al cittadino. Agricoltura. 5616 tonnellate in quote latte, quale seconda tranche dell'incremento assegnato alla Puglia con decorrenza i aprile 2001 dopo e derivante dal Reg Ce n.1256/99 saranno attribuite ai produttori che hanno.subito riduzione dei quantitativi ai sensi della L.46195 (taglio quota B) per il totale ripristino del taglio, così come risulta dalla banca dati informatizzata AGEA. L'eventuale quantitativo residuo, verrà invece assegnato ai produttori di cui alle graduatorie approvate con Determinazione dirigenziale n.52/ICA. La Giunta ha poi approvato le modalità di applicazione del divieto di vinificazione delle uve da tavola e per la vinificazione delle uve di cui all'art 28, par 1, regolamento Ce 1493/99 del Consiglio.La Giunta cioè ha recepito il decreto 19 dicembre 2000 del Ministero per le Politiche Agricole con le quali sono state stabilite le disposizioni per l'applicazione del divieto di vinificazione delle uve da tavola. Tali uve devono infatti devono essere inviate alla trasformazione in stabflimenti a ciò appositamente destinati e differenti da quelli ove sono trasformate le uve da vino ed i prodotti ottenuti dalla trasformazione delle stesse uve da vino. Il decreto, inoltre, dispone che "la detenzione e la trasformazione delle uve da tavola negli stabilimenti è subordinata ad una dichiarazione di inizio attività da presentare alla Regione in cui è situato lo stabilimento, almeno trenta giorni prima dell'inizio attività ed a mezzo lettera raccomandata." Rifiuti solidi:disposizioni tributarie.Con un disegno di legge composto di soli due articoli, la Giunta regionale, allo scopo di rimediare ad alcuni evidenti problemi applicativi del tributo in questione derivanti dall'entrata in vigore dell'euro,ha modificato l'unità ponderale di misura, espressa in tonnellate invece che in tulogrammi, con l'evidente conseguenza di semplificare notevolmente sia la rappresentanza dell'aliquota, sia il calcolo connesso. Da sottolineare, inoltre, che l'operazione che il d.d.l. configura, è a invarianza di gettito. Piani Regolatori. L'esecutivo regionale ha poi approvato in via definitiva, i Piani Regolatori dei Comuni di Foggia e Fasano. Il primo adottato con delibere n.64/92 èn.62.99; il secondo, che riguarda, in maniera più specifica una variante generale al Piano Regolatore è fondata sul parere n.28/2001 del Comitato Urbanistico Regionale, che ha espresso infatti parere favorevole.

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