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Puglia, opposizioni: con il centrodestra solo braccio di ferro

Data: 01/08/2002 - Ora: 12:23
Categoria: Politica

I consiglieri regionali dell' opposizione di centrosinistra in consiglio regionale ''non parteciperanno alla seduta del consiglio regionale del prossimo 2 agosto prossimo ritenendola illegittimo e lesiva della democrazia nella nostra regione'': lo hanno reso noto in un incontro con i giornalisti.

I consiglieri di opposizione hanno parlato di rapporti ''mai cosi' tesi'' tra maggioranza e opposizione. Alla base del duro 'braccio di ferro' - secondo la minoranza - c'e' il piano di riordino ospedaliero che dovrebbe essere approvato definitivamente dalla giunta regionale il 2 agosto e che invece l' opposizione vorrebbe fosse rinviato a settembre. La convocazione del consiglio regionale per il 2 agosto e' stata decisa dal presidente dell' assemblea, Mario De Cristofaro, per l' esame del rendiconto finanziario 2001 che e' stato predisposto dall' assessore al bilancio, Rocco Palese. E' stata convocata - accusano i gruppi di centrosinistra - senza l' accordo tra i partiti e sulla base del regolamento che conferisce a De Cristofaro la facolta' di convocare la seduta per fatti straordinari. Il malcontento dei rappresentanti del centrosinistra e' scaturito ieri sera dopo che la proposta di legge di attuazione del 'decreto Bindi' 229, iscritta all' ordine del giorno dei lavori del consiglio regionale di ieri, e' stata rinviata su richiesta del presidente della giunta regionale, Raffaele Fitto. La discussione sulla proposta di legge era stata invece concordata nella riunione dei capigruppo che si era tenuta ieri mattina poco prima della seduta di consiglio. Il rinvio della proposta di legge - che prevedeva, tra l' altro, una serie di strumenti partecipativi e il controllo sull' operato delle Ausl - e' stato votato dalla sola maggioranza e approvato con 24 voti favorevoli. ''L' iniziativa del presidente Fitto - ha sottolineato il capogruppo dei Ds, Sandro Frisullo - e' lesiva di quella legge scritta che e' l' ordine del giorno e contro questa arroganza di potere che interferisce sull' autonomia dei lavori del consiglio regionale nonche' su quelli della conferenza dei presidenti intendiamo protestare''. I consiglieri di opposizione ricordano la legge ''che vuole - hanno detto - il presidente del consiglio regionale garante del rispetto dei termini che sanciscono la chiusura delle sedute del consiglio al 25 luglio per la sessione estiva; le sedute straordinarie per eventi non ordinari devono essere - hanno riferito stamane i rappresentanti del centrosinistra - decise previo accordo all' unanimita' con i capigruppo''. ''Dunque - hanno detto - la seduta del 2 agosto prossimo non e' legittima cosi' come non lo e' tutto il consiglio regionale che vi partecipera' - e' stato sottolineato stamane - e il presidente del consiglio, Mario de Cristofaro, farebbe bene a ricordare che e' presidente dell' intero schieramento e non solo della maggioranza''. ''Ieri sera in consiglio - hanno sottolineato i consiglieri di opposizione - abbiamo detto alla maggioranza di essere disponibili ad accettare il rinvio della discussione sulla legge di attuazione della 229 se il piano di riordino ospedaliero fosse stato rinviato a settembre per l' approvazione definitiva.'' Lo 'scambio' non c' e' stato anche perche' - dicono i consiglieri dell' opposizione - il presidente Fitto ha sostenuto che '''il recepimento della 229 lo imbavagliava''. Frisullo ha precisato alcune delle ragioni che avrebbero portato il centrosinistra, qualora avesse partecipato ai lavori del consiglio regionale del 2 agosto, a non approvare la legge finanziaria del 2001. ''Un avanzo fittizio e non disponibile di 644 miliardi di vecchie lire rivenienti da obbligazioni gia' contratte con i debitori; il persistere - ha detto Frisullo - di carte contabili, ovvero di una situazione debitoria non evasa per quanto riguarda il contenzioso, che ammonta ancora a 288 miliardi di lire''. ''Ancora - ha continuato Frisullo - c'e' una sanita' che registra un contenzioso in crescita di 139 miliardi di lire contro i 126 miliardi del 2000 e cresce anche il contenzioso per le consulenze affidate ad avvocati esterni alla Regione Puglia''. ''Come si puo' parlare di risanamento - hanno concluso i rappresentanti dell' opposizione - se siamo ancora dentro il debito e per ripianarlo prevediamo di dover ricorrere ad una serie di azioni che costeranno alla Regione 1.200 miliardi di lire?''.

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