L’assessore alle politiche familiari, Giovanni Copertino, illustra obiettivi e contenuti dell’iniziativa legislativa a difesa della famiglia, che rientra tra le priorità della Giunta regionale. "E' motivo di grande soddisfazione e di ulteriore impegno - rileva - cogliere, per quanto di mia competenza, le risultanze dell'incontro che il presidente Fitto ha avuto con il vertice della Conferenza Episcopale Pugliese. In particolare, l'attenzione che Mons. Cosmo Francesco Ruppi ha riservato alle politiche per la famiglia conforta, arricchisce e rilancia il lavoro ormai avviato in Regione per la definizione di una legge a tutela e va-lorizzazione della famiglia come soggetto centrale, attivo e promotore di azioni sociali". (AG/MN)

La famiglia, secondo Copertino, è stata "un istituto per troppo tempo trascurato, se non deriso e che, invece, rappresenta la fondamentale cellula del corpo sociale. Gli avvenimenti delle ultime settimane, dall'episodio di Andria a episodi più generali e preoccupanti sul fenome-no pedofilia purtroppo diffuso anche nella nostra regione, dimostrano come sia necessario ribadire non solo concet-tualmente il ruolo della famiglia nella nostra società". "E' mia intenzione, con la prossima legge in materia - continua l’assessore - non solo favorire la costituzione di nuovi nuclei familiari, tutela-re e promuovere la maternità e paternità responsabile e quant'altro serve a sostenere la famiglia nelle sue varie fasi evolutive, ma anche, ciò che più interessa, riconoscere all'istituto familiare, di cui agli articoli 29 e 30 della Costituzione, il ruolo e la funzione di soggetto sociale pubblico, caratterizzato dal suo inalienabile e insostituibile compito educativo e sociale, sulla base del principio di sussidiarietà". "Tra le altre finalità - conclude Copertino - dalla legge deve chiaramente trasparire non solo l'assistenza della famiglia, ma la promozione della re-sponsabilità e della libera creatività sociale, attraverso il sostegno a forme di aiuto tra famiglie nei più, svariati campi, alle associazioni familiari e a quelle forme associative di privato-sociale che offrono sostegno e servizi alla famiglia. Così, nella definizione di un servizio pubblico e integrato per le politiche delle famiglia, sarà possibile dare rappre-sentanza e voce a quanti già concorrono al bene della famiglia e dunque al bene di tutti".