Formazione professionale: i primi bandi per le fasce deboli subito all'esame della Giunta regionale. Il vice presidente e assessore alla fp, Giuseppe Brienza, lo ha confermato nel corso dell'audizione davanti alla sesta commissione permanente del Consiglio regionale, convocata dal presidente Salvatore Greco proprio per fare il punto dell'avvio dei corsi 2001. "Brienza - ha detto al termine della riunione il segretario della commissione Giuseppe Marinotti - ha assicurato che saranno all'attenzione del governo regionale i tre bandi che riguardano i tossicodipendenti, i disoccupati di lunga durata, le donne e i giovani". Il concorso sarà riservato agli enti convenzionati, per poter contare sull'esperienza formativa acquisita e impegnare il personale del settore. "L'assessore - ha continuato il consigliere segretario - ha spiegato i motivi della ritardata partenza rispetto agli anni passati. Con le nuove regole UE, non si poteva che attendere infatti il via libera del comitato di sorveglianza, riunitosi solo l'11 gennaio". Tutto fermo finora, quindi, anche per le altre Regioni. Nella riunione sono stati affrontati inoltre gli aspetti che investono l'intera materia della formazione professionale. "La valutazione dei progetti formativi non può e non deve prescindere, quanto a finalità principale, da una collocazione finale certa degli allievi nel mondo del lavoro", questo il parere dei rappresentanti del gruppo di AN in commissione, illustrato negli interventi di Attanasio, Tatò e dello stesso Marinotti, che hanno invitato l'assessore a "monitorare" l'effettiva necessità di nuove figure professionali da inserire nei settori occupazionali. "Abbiamo citato l'esempio - ha notato ancora Marinotti - della carenza di circa 500 addetti alla manutenzione meccanica e tecnologica di impianti industriali, quasi tutti installati in Puglia da aziende metalmeccaniche del Nordest. Da questo si evince la necessità di formare nuovi specialisti attraverso corsi o stage teorico-pratici da sostenere se necessario anche presso aziende settentrionali o direttamente del Nordest". Sulle garanzie occupazionali per tutti gli operatori della formazione professionale si sono soffermati i consiglieri del centrosinistra (Losappio, Maniglio, Pepe, Ventricelli) e il vice presidente Brienza che ha rilevato gli obblighi politici e morali, sebbene non giuridici, della Regione nei loro confronti. Quanto ai corsi autonomamente finanziati l'assessorato, come ha informato il coordinatore Gaetano Volpe, si rimetterà al parere della sesta commissione e per i tre bandi Por, una volta costituito il comitato di sorveglianza nazionale, è stato firmato un decreto ministeriale che prevede la costituzione di una commissione mista, composta per metà da esperti regionali e per metà da tecnici esterni. Nelle valutazioni verrà seguito il cosiddetto "metodo Montecarlo": si dovrà procedere quindi all'esame dei progetti senza sapere chi li ha presentati.