Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Puglia, bugie sull'emergenza idrica ad agosto saremo senz'acqua"

Data: 29/03/2002 - Ora: 09:15
Categoria: Economia

Sull'emergenza idrica non è stata detta tutta la verità. E le misure individuate dal presidente della Regione, Raffaele Fitto, in qualità di commissario per l'emergenza, non salveranno la Puglia. Ci vuole troppo tempo per fare ciò che propone l'Acquedotto pugliese. L'unica àncora di salvezza rimane l'Abruzzo. Ne è convinto Luciano Mineo, vice presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale pugliese, in quota ai Ds. "Illuminante" per Mineo è stata l'audizione di venerdì scorso dell'assessore ai Lavori pubblici, Felice Amodio.

«Ci ha detto - afferma Mineo - che che la Puglia, nel mese d'agosto, potrebbe rimanere senza una goccia d'acqua. Si tratta di una notizia sconvolgente, se solo si considera che l'assessore non si riferiva soltanto alle risorse idriche di cui ha bisogno l'agricoltura, ma anche a quelle per uso potabile». In questi giorni, Mineo, ha letto e riletto schede, verbali, grafici che sono stati consegnati otto giorni fa in commissione. «E il quadro - assicura - è molto più drammatico di quanto vogliono farci credere. Il governo regionale ha sottovalutato l'emergenza che, oggi, non può più nascondere». L'Acquedotto pugliese, per soddisfare le esigenze idriche dell'intera Regione, preleva da distinte fonti d'approvvigionamento, complessivamente, circa 580 milioni di metri cubi d'acqua all'anno. Nel corso degli ultimi anni il prelievo d'acqua è costantemente diminuito, a causa dell'elevata siccità e della riduzione dei fenomeni meteorici. Nel 2001, il prelievo dalle fonti è arrivato sino al minimo storico di 561 Mmc, che ha comportato la fornitura media di circa 17,5 metri cubi d'acqua per secondo, assicurando alla popolazione una distribuzione continua in rete tra le otto e le cinque ore al giorno. «Se la situazione non dovesse modificarsi - prevede Mineo - nel senso di un consistente, ma difficilmente ipotizzabile, incremento delle attività meteoriche, nella parte che resta del 2002, la disponibilità idrica dovrebbe essere pari a 437 milioni di metri cubi». Insomma, secondo Mineo, non si tratterebbe di una "crisi", come si ostina a ripetere il "governatore" Fitto, ma di vera e propria emergenza. «Se non avessero sottovalutato il problema - accusa Mineo - l'emergenza non sarebbe diventata gravissima. Il governo regionale, per tempo, avrebbe dovuto mettere in atto una politica per l'acqua, fatta di progetti da finanziare con tutti gli strumenti possibili, rivendicando finanziamenti dello Stato ma anche ricorrere a finanziamenti europei. Avrebbe dovuto, in sostanza, attivare tutte le risorse necessarie per impedire, quantomeno, che l'emergenza arrivasse ai livelli di drammaticità che rischia di conoscere, oggi».
Né per Mineo sono sufficienti le misure individuate. In quaranta giorni l'acqua dovrebbe essere trasferita dal Cogliandrino a Montecotugno e dovrebbero essere attivati 63 pozzi, tra pubblici e privati. Quasi sette milioni di euro per avere 64 milioni di metri cubi d'acqua. «Tempi e finanziamenti previsti dall'Acquedotto - afferma il vice presidente della commissione Ambiente - sono poco credibili. Intanto - aggiunge - una parte rilevante dell'acqua prelevata dagli invasi si perde lungo le canalizzazioni principali della rete e lungo le reti urbane». E che dire degli oltre cento depuratori che, allo stato attuale, versano l'acqua in mare quando potrebbe essere convogliata per fini irrigui? Per fronteggiare l'emergenza, secondo Mineo, occorrono misure «assolutamente straordinarie». Mineo guarda alla Campania e, soprattutto, all'Abruzzo «dove - sostiene - circa due miliardi di metri cubi d'acqua potabile finiscono incredibilmente in mare». «Ma serve - conclude - una capacità di relazione, che non c'è, con le altre Regioni meridionali e di convogliamento di risorse finanziarie verso un progetto di civiltà e di modernizzazione della Puglia. Sino ad oggi, però, dal governo regionale abbiamo sentito solo chiacchiere».

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati