Assegnati dalla giunta 415 miliardi del fondo sanitario regionale. Il riparto delle quote corrisponde a quanto stabilito dalla legge regionale e nella misura del 30% in parti uguali in base al numero degli abitanti e del 70% a copertura delle situazioni debitorie del 1999. "Questo Piano di riparto - ha detto l’assessore alla sanità, Salvatore Mazzaracchio - ha l’obiettivo di rendere complessivamente bilanciato il servizio sanitario regionale.

Infatti le quote sono definite tenendo conto di una serie di fattori, fra cui la cosiddetta mobilità sanitaria a livello delle prestazioni ospedaliere erogate dalla strutture". Per procedere a questa razionalizzazione del programma sanitario ed analizzare le prestazioni ospedaliere di ricovero erogate dai presidi delle Usl, dagli enti ecclesiastici, dalle aziende ospedaliere e dagli istituti di ricerca e cura pubblici e privati, sono state individuate tre grandi classi: bassa (prestazioni con un incidenza di ricovero giornaliero dello 0,8) media (prestazioni con un incidenza di ricovero giornaliero tra lo 0,8 e l’1,5)e alta (prestazioni con un incidenza di ricovero giornaliero maggiore dell’1,5) intensità. In realtà oltre il 90% dell’attuale fabbisogno di assistenza ospedaliera nella Regione Puglia rientra nelle classi di prestazione bassa (59,1%) e media intensità (31,7%). "La giunta ha disposto questa ripartizione - ha detto l’assessore al bilancio Rocco Palese - coerentemente con l’assegnazione del fondo sanitario nazionale stabilito dalla conferenza Stato Regioni, tenendo conto di criteri e modalità fissati dalle leggi in materia sanitaria".