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Data: 15/10/2008 - Ora: 09:14
Categoria:
Politica
L’obiettivo, già chiarito con il Pear, è quello di aumentare le fonti alternative e ridurre quelle fossili che oggi rappresentano il 97% della produzione di energia pugliese
"La legge sulle fonti di energia alternative può certamente considerarsi un ulteriore passo avanti verso la modernità, nella consapevolezza però che alcuni processi vanno regolati. La consistente domanda di iniziativa in questo settore, infatti, non va considerato un dato positivo "a prescindere", ma è piuttosto un elemento che richiede un necessario equilibrio. Quel che è certo è che il contesto sociale, culturale ed economico è talmente mutato negli ultimi anni che la Regione Puglia non poteva starsene a guardare, ma ha scelto di essere protagonista attraverso una politica energetica che sappia puntare al riequilibrio della bilancia energetica.
Un'azione di indirizzo politico della maggioranza di governo, dopo anni di incertezza, pone in maniera più chiara la questione delle fonti energetiche, e ad un anno dall'approvazione del Pear, oggi il Consiglio regionale ha dato il suo si alle nuove norme con cui "governare" il proliferare delle iniziative di produzione di energia da fonti rinnovabili e che intervengono per la riduzione di immissioni inquinanti. L'obiettivo, già chiarito con il Pear, è quello di aumentare le fonti alternative e ridurre quelle fossili che oggi rappresentano il 97% della produzione di energia pugliese. In un quadro in cui la Puglia produce energia per il Paese intero non solo abbiamo l'obbligo di puntare sulle fonti alternative ma anche di fornire strumenti di chiarezza sui percorsi migliori da seguire per le imprese che vorranno investire nel settore.
Chiarezza, dunque, grazie al testo approvato oggi che fornisce un quadro unitario e semplificato delle norme regionali, conformi al quadro normativo nazionale e comunitario. Peraltro, la legge prevede verifiche consistenti per le richieste di autorizzazione unica, sotto il profilo della sostenibilità finanziaria delle iniziative, in modo da contrastare il fenomeno del commercio delle autorizzazioni, vera criticità del nostro sistema territoriale. Il lavoro svolto nelle due Commissioni (IV e V) ha visto il suo giusto epilogo in Aula con l'approvazione di norme che puntano a razionalizzare l'attività amministrativa, concentrandola sui progetti effettivamente realizzabili. L'obiettivo ambizioso è fare della Puglia una regione all'avanguardia nell'energia da fonti rinnovabili, evitando al tempo stesso però che aree anche significative del territorio regionale restino inutilmente vincolate ad iniziative di improbabile, se non impossibile, realizzazione.".
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